08
Mar

Regolamento relativo all'Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia

Potenziamento anche infrastrutturale dei sistemi informativi dell’UE su larga scala finalizzati alla sicurezza, la cui gestione tecnologica è affidata all’agenzia eu-Lisa. Con la nuova regolamentazione potranno rientrare nel mandato dell’agenzia anche i sistemi informativi creati più di recente e quelli in corso di formazione o di aggiornamento (tra questi SIS, VIS, EES, ETIAS, Eurodac e Dublinet).

Il regolamento detta un nuova cornice giuridica per il potenziamento anche infrastrutturale dei sistemi informativi dell’UE su larga scala finalizzati alla sicurezza, la cui gestione tecnologica è affidata all’agenzia eu-Lisa.

L’obiettivo è rendere sempre più qualitativo ed efficace l’accesso delle autorità nazionali alle informazioni, assicurando un alto livello di tutela dei diritti e della privacy. Con la nuova regolamentazione potranno rientrare nel mandato dell’agenzia anche i sistemi informativi creati più di recente e quelli in corso di formazione o di aggiornamento (tra questi SIS, VIS, EES, ETIAS, Eurodac e Dublinet).

Il nuovo regolamento impegna eu-Lisa a sviluppare anche l’interoperabilità tra i singoli sistemi, ove previsto negli specifici strumenti legislativi che li regolano. Malgrado eu-Lisa non abbia accesso ai dati veicolati dai sistemi, nel regolamento è stato inserito un rinvio alla normativa europea sul data protection.

L’agenzia eu-Lisa potrà anche fornire ai Paesi Membri supporto tecnico nell’uso di sistemi decentralizzati o prevedere componenti tecnici (router, per esempio) per facilitare la distribuzione dei dati in Europa, un servizio utile alle autorità nazionali per l’attuazione della direttiva PNR (Passenger Name Record) del 2016.

Grazie all’interoperabilità tra i sistemi, le autorità italiane (come quelle degli altri paesi membri) potranno agevolmente sapere, consultando un database, se informazioni pertinenti all’oggetto della ricerca sono presenti anche in altri database per i quali la normativa europea autorizza questo collegamento, il tutto a vantaggio di una rapida circolazione delle informazioni e del corretto funzionamento dell’area Schengen, vista la rilevanza che questi sistemi informativi hanno nella gestione e nel controllo delle frontiere esterne dell’Unione, in parte coincidenti con i confini del territorio italiano.

Regolamento approvato in plenaria il 5 luglio 2018.