"Da oggi i pescatori che portano a terra i rifiuti finiti accidentalmente nelle loro reti non ne diventano più automaticamente produttori, non trovandosi così costretti a scegliere se ributtare in mare le plastiche o assumersi i costi di smaltimento. Una bella vittoria quella portata a casa oggi con il voto in Plenaria del Parlamento europeo sul testo finale della direttiva sul Port Reception Facility, (direttiva europea sugli impianti portuali di raccolta per il conferimento dei rifiuti delle navi) in difesa dei pescatori e dell'ambiente. Il testo votato, come da me richiesto in un emendamento, recepisce i principi messi in pratica dal progetto Arcipelago Pulito: una best practice toscana, prima in Italia e in Europa che ha fatto da apripista grazie al coinvolgimento di una cooperativa di pescatori di Livorno e alcuni pescherecci impegnati nella raccolta della plastica che galleggia o si deposita sui fondali. Adesso la parola passa agli Stati membri e chiediamo al governo e al ministro Costa che recepisca subito la direttiva in modo da attuare una vera politica di difesa dell'ambiente, della salute dei cittadini, del patrimonio ittico e del lavoro dei pescatori. Vediamo se almeno in questo dai proclami passano ai fatti".
Lo dichiara l'eurodeputata del Pd, Simona Bonafè.
"Abbiamo corretto una stortura legislativa che penalizzava ingiustamente i pescatori che diventano finalmente protagonisti attivi dell’ambiente, essendo loro richiesto non solo di riportare quei rifiuti a terra senza alcun costo, ma di inserirli in un ciclo di riciclo quando possibile. L’Europa ha seguito l’esempio della Toscana e di questo - spiega Bonafè - ne sono particolarmente orgogliosa: una buona pratica che riconosce i pescatori quali figure fondamentali per un mare più pulito. Una risposta concreta dell'Europa a un problema altrettanto concreto perché difendere la salute del mare è nell’interesse di tutti e non solo di qualcuno" .