Lunedì pomeriggio il Bureau del Parlamento europeo ha adottato nuove regole sugli stage, che pongono fine alla pratica degli stage non pagati negli uffici dei deputati a partire da luglio. L’approvazione è il risultato del lavoro dell‘Intergruppo Giovani che ha portato avanti una campagna in questo senso negli ultimi tre anni. “La decisione è in linea con le nostre richieste - commenta Brando Benifei, eurodeputato PD e copresidente dell’Intergruppo - e viene da diversi mesi di battaglia politica. Continueremo a lavorare per migliorare la situazione di tutti i giovani europei, spesso intrappolati in una spirale di stage di basso valore formativo e altre forme non standard di lavoro. L’obiettivo per la prossima legislatura è la messa al bando di stage e tirocini non retribuiti in tutta l’Unione europea, non soltanto nelle sue istituzioni”.
Secondo uno studio commissionato dall’Intergruppo, oggi un quarto degli stagisti di eurodeputati è pagato meno di 600€, mentre l’8% lavora a titolo gratuito. Con le nuove norme, invece, saranno remunerati con un minimo di 800€ e un massimo di 1.313€ al mese, saranno assunti direttamente dal Parlamento europeo e avranno un’assicurazione sanitaria. Misure che migliorano nettamente le condizioni attuali.
“Ho appoggiato convintamente all’interno del Bureau la battaglia dell’Intergruppo per eliminare gli stage non pagati in Parlamento - aggiunge David Sassoli, vicepresidente del Parlamento europeo e membro del Bureau che ha approvato le nuove regole - e sono felice che si sia finalmente presa una decisione definitiva. Il Parlamento è la casa di tutti i cittadini e deve dare l’esempio. Il lavoro dei giovani deve essere remunerato e valorizzato”.