La riduzione del rischio sistemico nel mondo finanziario. L’aggiornamento del quadro legislativo per il dopo Brexit.
Per il mondo finanziario, i derivati sono uno strumento molto importante al fine di gestire rischi ( ad esempio variazioni dei tassi di interesse, fluttuazione dei cambi...). Però, dalla crisi finanziaria le istituzioni internazionali hanno tratto una lezione molto importante: è necessario ridurre il rischio sistemico legato ad un ampio uso dei derivati soprattutto per evitare che l’opacità dei mercati costituisca una via al contagio nel mondo finanziario e all’economia reale.
Per questa ragione, l’Unione si è dotata di un regolamento sulle infrastrutture di mercato per affrontare questi problemi con severi requisiti prudenziali. In particolare, la più importante innovazione prevede che i contratti derivati standardizzati - le cui negoziazioni si svolgono al di fuori dei circuiti borsistici - siano compensati mediante una controparte centrale (CCP).
Alla luce di Brexit, l’uscita della più importante piazza finanziaria del continente dall’Unione Europea, questo quadro legislativo doveva essere aggiornato e rafforzato. In particolare, si è ritenuto necessario cercare di rafforzare la disciplina per quei particolari derivati che sono denominati in euro e che hanno una importanza centrale per la stabilità dell’Eurozona e per l’economia dell’intera Unione Europea.
Pertanto, è stato proposto un nuovo assetto di vigilanza per le CCP dell’Unione in cu l’ESMA, l’autorità europea dei mercati finanziari, svolge un ruolo - chiave nella vigilanza e nel processo di riconoscimento delle CCP dei Paesi Terzi.
Maggiore forme di coordinamento tra le autorità competenti dell’Unione sono state introdotte per rafforzare la vigilanza sulle CCP dell’Unione, anche attraverso un ruolo centrale dell’ESMA stessa per taluni decisioni.
Le Banche centrali, in particolare la BCE, potranno giocare un ruolo centrale in caso ci siano delle crisi di liquidità in tali istituti.