Il testo di compromesso approvato ad inizio ottobre in Commissione
bilancio rappresenta la posizione di partenza sul bilancio europeo più ambiziosa di tutta
la programmazione 2014-2020, pari ad oltre 169 miliardi di euro in impegni di spesa;
una posizione che supera di oltre 2.8 miliardi di euro quella presa dal Consiglio.
La posizione del Parlamento in cifre: i risultati ottenuti
Il risultato del compromesso emerso dall’accordo tra i gruppi principali (PPE, S&D,
Renew, Greens e ECR) in commissione bilancio può considerarsi complessivamente
positivo per il nostro Gruppo.
In particolare, per quanto riguarda la sezione III - Commissione europea, sono stati
raggiunti importanti obiettivi, pienamente in linea con le priorità politiche del nostro
gruppo. In particolare, suddivisi per macro-aree, vi segnalo:
o lotta al cambiamento climatico = in totale il Parlamento ha approvato un aumento
trasversale di tutte le linee di bilancio relative al clima e all’ambiente pari a 1.673
miliardi di euro, rispetto alla posizione approvata dal Consiglio;
o giovani e lavoro = +363 milioni sul programma Garanzia Occupazione Giovani
(YEI); +131 milioni di euro sul programma Erasmus e + 2.2 milioni di euro in
Eures e in ELA (European Labour Authority);
o migrazioni e sviluppo = il PE cancella la riserva di 400 milioni che il Consiglio
aveva posto sul fondo AMIF (Asylum, Migration and Integration Fund), in modo
che possano essere utilizzati quei soldi, anche qualora non sia adottato il
Regolamento Dublino III; +4.8 milioni destinati alle missioni di osservazione
elettorale; +59 milioni di euro per ENI (European Neighbourhood Instrument)
destinati ai paesi dell’area Mediterranea; +20 milioni per lo strumento destinato
agli aiuti umanitari;
o PMI = +40 milioni di euro per il programma che finanzia investimenti alle PMI;
+72 milioni per il lo “Strumento PMI”;
o cultura = + 23 milioni per i programmi destinati ai programmi: MEDIA, Creative Europe e Europe for citizens.
Altre sezioni: il bilancio del Parlamento europeo
o il compromesso ha ripristinato le cifre stimate dal Parlamento europeo, che la
Commissione - in maniera alquanto inusuale - aveva ridotto di oltre 28 milioni
di euro;
o si segnala anche aumento di 2 milioni di euro per le dotazioni finanziarie
destinate alle fondazioni politiche.