“E' con grande gioia che ho ascoltato la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen questa mattina in aula scandire le parole "CULTURA, RICERCA, INNOVAZIONE e EDUCAZIONE” in relazione al portafoglio del commissario Mariya Gabriel. La mancanza della parola “ricerca” nella prima presentazione dei commissari designati aveva giustamente sollevato le proteste del mondo scientifico e accademico, anche attraverso l’iniziativa autorevole della senatrice Elena Cattaneo, che, al varo del nuovo esecutivo comunitario, non vedeva riconosciuta l'importanza di una politica fondamentale per l'Ue come quella della ricerca. Una protesta che mi ero incaricata di veicolare alla presidente designata e l’ho fatto con interventi in sede di audizione e con lettere e messaggi fino all'ultimo giorno. Oggi a tutti i ricercatori italiani e europei rivolgo quindi anche il mio personale senso di partecipazione a questo momento chiarificatore del ruolo prioritario che anche la Ricerca, insieme a cultura e innovazione continueranno ad avere nel nostro comune terreno per costruire una vera AREA di RICERCA EUROPEA (ERA). Sono ben consapevole degli sforzi e dell’impegno dei ricercatori e del loro immenso lavoro, non in tutti paesi sufficientemente valorizzato, a beneficio di tutti i cittadini europei”. Lo ha dichiarato Patrizia Toia, eurodeputata e vicepresidente della commissione Industria, Ricerca ed Energia.