05
Dic

Editoriale - Dicembre 2019

Di Brando Benifei

Nella scorsa sessione plenaria, a Strasburgo, il Parlamento Europeo ha approvato in maniera definitiva la nomina della nuova Commissione Europea, che sarà presieduta da Ursula von der Leyen e che vede assegnato all’Italia il portafoglio per gli Affari Economici, affidato a Paolo Gentiloni.

Proprio la nomina di Gentiloni, insieme con l’elezione di David Sassoli a Presidente del Parlamento Europeo e con la scelta dell’ex eurodeputato PD Roberto Gualtieri come Ministro dell’Economia al Governo italiano, testimonia l’importanza del lavoro svolto in questi anni dal Partito Democratico e dai suoi eurodeputati in Europa. La Commissione von der Leyen è stata approvata con una maggioranza ampia, molto più larga di quella su cui sembrava far affidamento qualche mese fa.

Questo perché, durante le audizioni e le negoziazioni, il Parlamento Europeo ha spesso cercato di ottenere impegni più chiari, definendo obiettivi più ambiziosi su diversi temi fondamentali nei prossimi cinque anni.

Come Partito Democratico e come gruppo dei Socialisti&Democratici siamo stati fondamentali in questo processo, spingendo von der Leyen ad assumere obiettivi di lavoro più specifici per ottenere il nostro voto favorevole.

Grazie a questo lavoro, abbiamo oggi una Commissione che ha fatto sue molte delle nostre priorità. È il caso, ad esempio, del Green New Deal, fondamentale per rivedere il nostro modello di produzione e sviluppo, rendendo possibile una svolta ecologica che permetta però al tempo stesso di salvaguardare lavoro e politiche sociali, specie per quei settori e categorie che vedranno cambiare radicalmente le modalità di svolgimento delle loro attività. Del resto, proseguire con l’agenda sociale iniziata già nella scorsa legislatura sarà fondamentale per rilanciare l’Europa di fronte ai cittadini oggi scettici, che si sentono troppe volte abbandonati alle loro difficoltà economiche, lavorative, quotidiane. Lotta al cambiamento climatico e alle diseguaglianze sociali: sono queste le due emergenze che l’Unione Europea deve affrontare immediatamente, per ritrovare il suo ruolo e la sua funzione.

Ma per garantire ciò, al tempo stesso, occorre lavorare più estesamente, per rivedere le regole economiche aumentando la flessibilità, per una politica estera comune, per una gestione comunitaria del fenomeno migratorio e per creare uguaglianza ed estendere diritti e tutele, pensiamo alle persone LGBTI, ai migranti e alla necessità di migliorare le nostre politiche per l’uguaglianza di genere (proprio lunedì si è celebrata la giornata contro la violenza sulle donne, con il Parlamento tinto di arancione in segno di solidarietà). Come eurodeputati PD, ci impegneremo ogni giorno affinché Ursula von der Leyen porti a termine gli impegni presi di fronte al Parlamento, realizzando i cambiamenti necessari per affrontare le sfide che oggi l’UE si trova di fronte.