Concessione di ulteriore assistenza macro-finanziaria a favore del Regno hascemita di Giordania
Negli ultimi anni la Giordania ha fortemente risentito delle turbolenze in corso nella regione, in particolare nei vicini Iraq e Siria, che hanno inciso pesantemente sulla stabilità interna del paese.
Il conflitto siriano ha causato un afflusso di circa 1,3 milioni di rifugiati in Giordania; ciò ha aumentato la pressione sul bilancio, sui servizi pubblici e sulle infrastrutture del paese, oltre a influire sul mantenimento di un tasso di crescita demografica piuttosto elevato.
La Giordania persegue gli impegni e le azioni prioritarie delineati dall’Accordo UE-Giordania (EU-Jordan Compact 2016-2018), recentemente esteso fino al 2020, per affrontare l'impatto della crisi e migliorare le condizioni di vita dei rifugiati che vivono temporaneamente in Giordania (es. assistenza sanitaria pubblica a prezzi accessibili).
In tale contesto, la stabilità del paese diventa ancor più fondamentale, motivo per il quale negli ultimi anni l’Unione europea ha fornito assistenza macro-finanziaria alla Giordania (180 milioni di euro in prestiti erogati nel 2013-2015 e un ulteriore importo di 200 milioni in prestiti, nel 2016-2019).
Infine, ma non meno importante, grazie ai progressi conseguiti sul piano dell'apertura reciproca dei mercati, l'esistenza di un partner finanziariamente stabile rappresenta una garanzia anche per le imprese dell'Unione, per le quali, grazie agli accordi conclusi negli ultimi anni, potrebbero aprirsi migliori opportunità imprenditoriali e di investimento in Giordania.
L'11 luglio 2019 la Giordania ha presentato una nuova richiesta ufficiale di Assistenza Macro-Finanziaria (AMF) all'UE per 500 milioni di euro, come già anticipato durante il Consiglio di associazione UE-Giordania del 26 giugno 2019.
Alla luce di tale richiesta, la Commissione ha presentato al Parlamento e al Consiglio una proposta intesa a fornire l'AMF (sotto forma di prestiti in tre rate), come concordato alla conferenza "Iniziativa di Londra" del febbraio 2019 assieme ad altri donatori internazionali, al fine di sostenere gli sforzi della Giordania volti a preservare la stabilità interna e rafforzare le prospettive di crescita.