La questione dei diritti dei cittadini è uno dei temi fondamentali nelle discussioni sulla Brexit, visto che riguarda 3,2 milioni di cittadini Ue che risiedono nel Regno Unito e 1,2 milioni di cittadini britannici che risiedono nell’Ue.
L’8 ottobre 2019 si è tenuta un’audizione in AFCO sui diritti dei cittadini e lo scorso 12 novembre si è tenuta una riunione straordinaria del gruppo direttivo sulla Brexit (Brexit Steering Group) sullo stesso argomento.
La risoluzione in questione riguarda l’attuazione e il monitoraggio delle disposizioni sui diritti dei cittadini incluse nella parte seconda dell’accordo di recesso del Regno Unito dall’Ue. Di seguito i punti principali della risoluzione:
1. Attuazione delle disposizioni nell’accordo di recesso
La risoluzione riassume le disposizioni principali nella parte seconda dell’accordo di recesso e mette in evidenza alcuni problemi che sono stati rilevati nella loro attuazione, sia nel Regno Unito che nell’Ue.
Il testo chiede che vengano affrontati e risolti i seguenti problemi legati all’attuazione delle disposizioni in materia di diritti dei cittadini:
• Problemi legati all’EU Settlement Scheme, il sistema di registrazione dei cittadini Ue che risiedono nel Regno Unito (ad es. la richiesta di registrazione si può fare solo per via elettronica);
• L’indipendenza dell’autorità indipendente di monitoraggio, un ente britannico che sarà responsabile per il monitoraggio dell’attuazione delle disposizioni in materia di diritti dei cittadini dopo l’uscita del Regno Unito dall’Ue;
• La situazione dei cittadini nordirlandesi, soprattutto dei cittadini che sono in possesso di cittadinanza irlandese che dovrebbero godere dei diritti derivanti dalla cittadinanza dell’Ue;
• La situazione dei cittadini britannici residenti nell’Ue.
2. Diritti dei cittadini durante il periodo di transizione (1 febbraio - 31 dicembre 2020)
La risoluzione ricorda che spetterà alla Commissione europea monitorare l’applicazione delle disposizioni sui diritti dei cittadini durante il periodo di transizione, e in particolar modo che venga rispettata la libertà di circolazione dei cittadini europei nel Regno Unito e dei cittadini britannici nell’Ue.
3. Diritti dei cittadini nelle relazioni future
La risoluzione infine suggerisce che nell’accordo sulle relazioni future Ue-Regno Unito i diritti dei cittadini dovrebbero essere commisurati al livello di cooperazione in altri settori, sottolineando l’importanza di includere disposizioni ambiziose sul diritto alla libera circolazione delle persone anche dopo la Brexit.