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Gen

Ue, DE Castro a Sonny Perdue: su dazi dialogo e subito accordo negoziale

"L'agricoltura europea non può essere l'agnello sacrificale nelle rappresaglie commerciali tra le due sponde dell'Atlantico. All'export agroalimentare europeo vanno riconosciuti lo spazio e le opportunità che gli competono, aprendo immediatamente canali di dialogo che possano portare a un accordo negoziale nel più breve tempo possibile. Se davvero gli Stati Uniti vogliono includere questo settore strategico nelle future trattative commerciali con l'Unione  europea, dovranno darci un segnale chiaro, eliminando tutti i dazi attualmente  imposti alle nostre eccellenze''. E' il messaggio a supporto del dialogo e di una soluzione diplomatica fino all'ultimo miglio, che  Paolo De Castro, coordinatore S&D alla commissione Agricoltura del Parlamento europeo, ha trasmesso al Segretario di Stato americano all'Agricoltura, Sonny Perdue, incontrato oggi a Bruxelles a margine dei numerosi appuntamenti che il rappresentante Usa ha avuto con le istituzioni europee e gli attori dell'industria alimentare dell'Ue.

''Bisogna ritrovare con gli Usa sul fronte commerciale un clima di positività - ribadisce De Castro - in quanto l'agroalimentare non può e non deve essere un terreno di scontro". Al riguardo, ricorda che "proprio gli agricoltori europei, per andare incontro alle richieste Usa, si sono appena fatti carico dell'import sul mercato interno di 35mila tonnellate di carne bovina Usa, triplicando quelle attuali". Di fronte alla minaccia del presidente Usa, Donald Trump, di introdurre dazi supplementari, l 'eurodeputato Pd sollecita la Commissione europea a ''stringere i tempi per mettere fine alle rappresaglie commerciali Usa, che colpiscono esportazioni agroalimentari per 4,3 miliardi di euro, con  nuovi dazi per  1,1 miliardi di euro".

"Dopo la crisi dovuta all’embargo russo - afferma ancora De Castro - non possiamo rischiare di perdere il più importante partner commerciale dell’Unione europea, gli Stati Uniti, che rappresentano solo per i  produttori italiani uno sbocco commerciale superiore ai 4,5 miliardi di euro. Non possiamo neppure permetterci - prosegue - di aggiungere incertezza economica a un settore già instabile, ma comunque in grado di dare lavoro a 44 milioni di europei. Dobbiamo invece ricercare con Washington - conclude De Castro - un'intesa negoziale, senza attendere che le conseguenze diventino irrimediabili per settori strategici sotto il profilo sociale, economico e ambientale''.