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Feb

Ue/Coronavirus, Gualmini: non è chiudendo Schengen che si risolverà l’emergenza

“Ho sentito questa mattina il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini con cui ci siamo confrontati sulla sua prossima e imminente visita al Parlamento Europeo e sulle misure più urgenti per contrastare la diffusione del Coronavirus.

Con il Presidente Bonaccini abbiamo condiviso la necessità di provvedimenti immediati da parte dell'Unione Europea per le aree interessate dai focolai, nel Nord Italia e per i territori limitrofi, tra cui l'Emilia Romagna.

Insieme agli altri parlamentari europei del Partito Democratico abbiamo già presentato al Parlamento la richiesta urgente di inserire, all'ordine del giorno della prossima seduta plenaria, l'emergenza Coronavirus in Italia e in Europa. Allo stesso tempo abbiamo chiesto l’adozione di misure concrete per il tessuto economico. Sono infatti sotto gli occhi di tutti le pesanti conseguenze che questa crisi sta già innescando, nel settore turistico in primo luogo e in tutto il mondo produttivo.

Un primo passo è già stato compiuto dalla Commissione europea. Grazie all'impegno della Commissaria alla salute, Stella Kyriakidou, sono stati stanziati 232 milioni per sostenere l'Organizzazione mondiale della sanità nel mettere a punto un piano globale di contrasto al Covid-19, per la ricerca, la diagnosi e la cura e per il meccanismo europeo di Protezione civile che sta aiutando i cittadini europei a rientrare nel proprio paese in tutto il mondo.

Non è chiudendo Schengen che si risolverà l'emergenza ma è tramite un coordinamento serrato tra i diversi livelli istituzionali.

E' evidente che il Nord Italia e l'Emilia-Romagna non si possono fermare. E' necessario però che tutte le istituzioni rispondano in modo forte e coeso, a partire dall’Europa che ha l'opportunità di dimostrare le propria capacità di intervento immediato e di coordinamento con i governi nazionali e regionali’, così in una nota la parlamentare democratica Elisabetta Gualmini.