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Apr

Rappresentanti, attivisti e cittadini europei si uniscono per chiedere solidarietà in Europa

Una lunga diretta Facebook vista da oltre 200.000 spettatori.

Rappresentanti di diverse famiglie politiche, attivisti locali, cittadini di 13 paesi, europei e non, si sono incontrati, martedì sera, per un evento in diretta Facebook chiedendo solidarietà a due giorni dalla riunione dei leader dell'Unione europea in cui si dovrebbe decidere un'azione comune per affrontare la crisi scatenata dall’epidemia di COVID-19.
L'evento è stato ospitato e condotto da Brando Benifei, parlamentare europeo e capo della delegazione del Partito Democratico a Bruxelles.
"Quello che sta succedendo in queste settimane, e quello che succederà nei prossimi mesi e forse anni, dovrebbe farci capire che nessuno può pensare si tratti di una questione di solidarietà con l'Italia o la Spagna", ha detto Benifei. “È in gioco il futuro del nostro modello politico e sociale, sono in gioco le nostre stesse democrazie in un momento di crisi come questo. Nessun paese europeo può farcela da solo: siamo tutti legati insieme in questa sfida”, ha continuato.
Nel corso dell’evento sono intervenuti (in ordine alfabetico):
Delara Burkhardt, parlamentare europeo, Germania
Roberto Cláudio Rodrigues Bezerra, sindaco di Fortaleza, Brasile
Ada Colau Ballano, sindaco di Barcellona, Spagna
Antonio Decaro, Sindaco di Bari e presidente ANCI, Italia
Giorgio Gori, il sindaco della città più colpita dal virus d'Italia, Bergamo
Gergely Karácsony, sindaco di Budapest, Ungheria
Katrin Stjernfeldt Jammeh, sindaco di Malmõ, Svezia
Zarah Sultana, parlamentare, Regno Unito
Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo della Commissione europea
Alexis Tsipras, ex primo ministro e leader dell'opposizione in Grecia
"Siamo alla vigilia di decisioni molto importanti da parte dell'Unione europea", ha affermato il sindaco Gori di Bergamo. "Spero che la spinta dei sindaci, al di là dei loro partiti politici e dei loro confini, ispirerà l'Unione europea", ha concluso.
Nel corso della diretta Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione europea, è stato intervistato dalla giornalista Rachel Donadio, di The Atlantic: rispondendo una domanda sulla necessità di una soluzione finanziaria condivisa alla crisi, Timmermans ha detto che "si deve creare un accordo di solidarietà, solidarietà finanziaria, a livello dell'UE, in modo che la capacità di investimento e la capacità di utilizzare denaro possa andare oltre la capacità individuale dei singoli Stati membri di essere attivi sui mercati finanziari". "Non c'è modo di aggirarlo. Si dovrà farlo. Questa è qualcosa non ancora ben compresa dappertutto”. “Se non lo facciamo tutti insieme, anche gli Stati membri più forti non possono evitare di soffrire economicamente e socialmente", ha spiegato Timmermans.
“Se uno Stato inciampa, cadremo tutti. Siamo legati insieme in questa sfida. Abbiamo bisogno di maggiore solidarietà nell'UE per uscirne", ha detto l'eurodeputata tedesca Delara Burkhardt. “Alcune regioni non si sono ancora riprese completamente dall'ultima crisi economica. La disoccupazione giovanile è ancora inammissibilmente alta. L'Europa ha urgente bisogno di condividere gli oneri per superare questa catastrofe, risolvere la pressante crisi sanitaria e rilanciare il continente europeo", ha aggiunto Burkhardt.
L'evento, trasmesso in diverse lingue, è stato sottotitolato in inglese e in italiano. Nel corso della trasmissione è stato trasmesso anche un video esplicativo sulla necessità di un fondo di recupero congiunto, o "Eurobond".
"Gli Stati membri che sostengono l'idea degli Eurobond non devono esitare a lottare con forza per una soluzione europea al Consiglio di giovedì, riconoscendo ciò che è in gioco per l'Europa", ha detto l'ex primo ministro greco, Alexis Tsipras. "Tutte le forze progressiste devono mobilitarsi in un movimento contro il ritorno alle politiche del passato che portano solo in dei vicoli ciechi", ha concluso Tsipras.
Il sindaco Gergely Karácsony di Budapest ha chiesto la solidarietà e il rispetto dei valori democratici condivisi in Europa, dicendo "Non dobbiamo perdere di vista i principi fondanti delle nostre democrazie".
Ai rappresentanti delle istituzioni locali ed europee si sono uniti anche numerosi cittadini di tutto il continente che hanno parlato del modo in cui la pandemia di coronavirus sta avendo un impatto sulla loro vita. Tra questi c'erano attivisti e lavoratori in prima linea nella lotta al virus, tra cui personale medico e insegnanti.
Zarah Sultana, parlamentare del Regno Unito, ha parlato dell'importanza di questi lavoratori, dicendo: "I nostri lavoratori chiave sono gli infermieri, gli insegnanti, i commessi e gli autisti di autobus", ha detto. “In breve, è la classe lavoratrice in tutta la sua diversità. Costruiamo una società gestita da e per i lavoratori".
Più di 200.000 persone hanno guardato il live streaming sin dal suo inizio intorno alle 19:00.
"Non ci sarà un ritorno alla normalità a breve termine e questo, in parte, potrebbe essere un'opportunità", ha affermato il sindaco Ada Colau Ballano di Barcellona, "dobbiamo infatti ricordare che la normalità precedente non era perfetta. Al contrario, c’erano seri problemi. Avevamo un mondo segnato dalla disuguaglianza e dall'emergenza climatica che mette a rischio il futuro delle specie”.
Dobbiamo fare meglio di prima e questo significa, in parte, qualcosa di semplice: il contrario di quanto fatto dopo la crisi finanziaria del 2008. In quella crisi finanziaria, la maggior parte degli stati è intervenuta con denaro pubblico per salvare i responsabili stessi della crisi. Ora dobbiamo fare il contrario, cioè politiche per la maggioranza della popolazione, per salvare le persone e quindi molti investimenti pubblici per rafforzare i nostri servizi pubblici. Mettere la vita e l'assistenza al centro delle nostre politiche deve essere la nuova normalità”, ha sottolineato Colau.
Dalla Svezia, il sindaco Katrin Stjernfeldt Jammeh di Malmõ ha invitato i progressisti a lavorare insieme, oltre i confini: “Dobbiamo cogliere questo momento di solidarietà per mostrare alle persone che tipo di mondo è possibile quando usciremo da questa crisi. Facciamolo assieme."
Le strategie da intraprendere per gestire la riapertura sono state al centro delle osservazioni di molti intervento ed è emersa, forte, la richiesta di una ripresa incentrata sulle famiglie lavoratrici e sulle comunità locali.
"I sindaci avranno un ruolo importante e le città devono essere poste al centro della ripresa", ha affermato il sindaco Antonio Decaro di Bari, Italia.
Unendosi alla diretta dal Brasile, il sindaco Roberto Claudio della città di Fortaleza ha elogiato la "rete internazionale che fornisce sostegno reciproco e solidarietà tra i comuni di tutto il mondo". Claudio ha osservato che "i leader locali di tutto il mondo stanno affrontando questa crisi con una prospettiva più ampia, visto che non si tratta di un nostro problema semplicemente come sindaci, ma anche di un nostro problema come cittadini del mondo".
Lo streaming può essere visualizzato con i sottotitoli in italiano qui:
Una versione con sottotitoli in inglese è disponibile qui: