La Conferenza sul futuro dell’Europa avrebbe dovuto avviare i suoi lavori lo scorso 9 maggio (in occasione del 70esimo anniversario) ma, a causa del COVID-19 e dell’impasse al Consiglio, non è ancora stata stabilita una nuova data di inizio della Conferenza.
Sia il Parlamento che la Commissione hanno approvato le loro posizioni sulla Conferenza a gennaio. Una volta che anche il Consiglio avrà approvato la sua posizione, potranno iniziare i negoziati interistituzionali con la Commissione e il Parlamento per definire gli obiettivi, la portata e la struttura della Conferenza.
L’obiettivo della risoluzione, fortemente voluta dai coordinatori in AFCO e sostenuta da cinque gruppi politici (PPE, S&D, Renew, Verdi e GUE), è di ribadire la posizione del Parlamento e fare pressione sul Consiglio. Di seguito i punti principali della risoluzione:
• ribadisce la posizione del Parlamento sulla Conferenza approvata lo scorso 15 gennaio;
• sottolinea che il COVID-19 rende ancora più importante e necessaria la Conferenza e include un riferimento alla risoluzione del Parlamento del 17 aprile sul Coronavirus;
• chiede al Consiglio di presentare una sua posizione il prima possibile e di includere nel suo mandato un impegno a dare un seguito alle conclusioni della Conferenza (che potrebbero richiedere delle proposte legislative o anche la modifica dei trattati);
• invita le tre istituzioni a trovare un accordo sulla Conferenza prima della pausa estiva (secondo la risoluzione l'accordo interistituzionale dovrebbe solo affrontare il formato e l'organizzazione della Conferenza).