18
Giu

Spazio Schengen in seguito alla pandemia

La situazione nello spazio Schengen in seguito alla pandemia di Covid-19

La risoluzione ribadisce i principi fondamentali che disciplinano il codice frontiere Schengen: il controllo alle frontiere interne deve costituire un'eccezione, una misura di ultima istanza, essere basato su criteri obiettivi, in grado di rispondere in modo adeguato a una grave minaccia per l'ordine pubblico o la sicurezza interna, strettamente necessario e proporzionato, in misura e per una durata strettamente limitate. A seguito di questa pandemia molti Stati membri hanno predisposto la chiusura totale o parziale delle proprie frontiere, spesso con breve preavviso senza fornire informazioni sufficienti alla loro popolazione e agli altri Stati membri e con fortissimi disagi per i cittadini europei, in particolare i lavoratori transfrontalieri. La risoluzione chiede alla Commissione ad assumere la guida nel coordinamento dell'azione a livello europeo, con l'obiettivo di affrontare la sfida che la Covid-19 rappresenta per la salute dei cittadini europei, facendo al contempo in modo che lo spazio Schengen rimanga uno spazio privo di controlli alle frontiere interne. Al contempo, si invitano gli Stati membri a discutere, insieme al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Commissione, un piano di ripresa per Schengen, che comprenda le modalità e i mezzi per ritornare a un spazio Schengen pienamente funzionante senza controlli alle frontiere interne e piani di emergenza nel caso di una potenziale seconda ondata, nei tempi più brevi possibile, al fine di evitare che i controlli temporanei alle frontiere interne divengano semipermanenti a medio termine.