Sostegno temporaneo eccezionale nell'ambito del FEASR in risposta alla pandemia di Covid-19
Il 30 aprile, la Commissione ha presentato una proposta che permette di concedere, nell’ambito dei programmi di sviluppo rurale, un supporto alla liquidità di agricoltori e PMI attive nella filiera agro-alimentare, particolarmente colpiti dalla pandemia COVID-19.
Durante l’emergenza, il settore agricolo e agroalimentare ha dovuto far fronte a numerose difficoltà tra cui le ampie restrizioni alla libera circolazione introdotte dagli Stati membri, nonché la chiusura obbligatoria di hotel, bar, ristoranti e altri esercizi di ristorazione. Le difficoltà economiche hanno determinato problemi di flussi di cassa, causando il bisogno di un’urgente iniezione di liquidità per salvaguardare queste attività.
Su nostra richiesta, la Commissione ha quindi deciso di includere nel Regolamento 1305/2013 sul sostegno allo sviluppo rurale, un nuovo articolo (articolo 39 b) per fornire una soluzione pratica ed immediata a Stati membri e regioni. Le misure presentate comprendono:
1. importo massimo dell’1% di fondi FEASR da dedicare alla misura
2. differenziazione del livello di pagamento per categorie di beneficiari, a seconda di come sono stati colpiti dalla crisi. L’importo massimo del sostegno non dovrebbe tuttavia superare i 5.000 euro per azienda agricola e 50.000 euro per PMI;
3. obbligo per gli Stati membri di procedere al versamento del supporto entro il 31.12.2020.
Come Commissione agricoltura abbiamo deciso di procedere all’approvazione in procedura d’urgenza al fine di fornire un supporto immediato a agricoltori e PMI. Inoltre, abbiamo concordato con il Consiglio la presentazione di 3 emendamenti che mirano a rafforzare la proposta:
1. aumento dell’allocazione dall’1 al 2% del totale dei fondi allo sviluppo rurale;
2. aumento della somma forfettaria massima per gli agricoltori da 5 a 7.000 euro;
3. estensione del periodo di pagamento al 30 giugno 2021.