Sostegno ai rifugiati e alle comunità di accoglienza in risposta alla crisi siriana in Giordania, Libano e Turchia
Il progetto di bilancio rettificativo n. 5/2020 mira a garantire il finanziamento fino alla fine di questo anno dei programmi a sostegno dei rifugiati siriani e palestinesi e alle comunità che li ospitano, come risposta alla crisi siriana in Giordania, Libano e Turchia. La modifica del bilancio proposta dalla Commissione europea prevede lo stanziamento di 585 milioni di euro per finanziare progetti che promuovono l'accesso all'istruzione, il sostegno a mezzi di sussistenza e prestazione di servizi sanitari, igienico-sanitari, di acqua e rifiuti e di protezione sociale. Di questi 585 milioni previsti, 100 milioni in stanziamenti sono destinati alla Giordania e al Libano, 485 milioni alla Turchia. Si tratta, di fatto, della prosecuzione del vecchio accordo intergovernativo UE-Turchia “Facility for Refugees” (2016-2019) che però non è stato rinnovato e dunque avrebbe visto terminare le risorse prima della fine di questo anno.
Gli stanziamenti comunitari previsti a sostegno dell’azione umanitaria in Turchia, sono diretti a finanziare due azioni umanitarie:
1) L’Emergency Social Safety Net (ESSN);
2) il Conditional Cash Transfer for Education (CCTE).
Dato che la modifica del bilancio europeo prevede nuove risorse destinate ad aiuti umanitari, i soldi non saranno gestiti dal governo turco, ma da organizzazioni non governative internazionali, quali la Croce Rossa Internazionale e l’UNICEF, che sono i responsabili dell’implementazione di questi due programmi.
Si ricorda che questa proposta di bilancio rettificativo è stata approvata con una larga maggioranza di 34 voti favorevoli, 4 contrari e 3 astenuti, è composta da tutti i principali gruppi politici (PPE, S&D, RE, Greens, ECR e GUE).