La decisione della Polonia di dissociarsi dalla Convenzione di Istanbul sulla violenza contro le donne è “scioccante”. E' quanto scrivono le eurodeputate Pd indirizzata alla presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen e al presidente del Consiglio Ue, Charles Michel.
“Gli ultimi mesi di confinamento e la conseguente crisi economica – spiegano le eurodeputate nella lettera - hanno visto arretrare, in diverse parti delle nostre comunità, le condizioni e i diritti delle donne. Tante donne si sono viste estromettere dal mercato del lavoro e molte altre, chiuse forzosamente tra le mura di casa, sono state vittime di un incremento di violenza domestica. È, pertanto, scioccante leggere in queste ore che il Governo polacco vorrebbe dissociarsi dalla Convenzione di Istanbul, lo strumento internazionale più valido per contrastare, in maniera giuridicamente vincolante, la violenza contro le donne. Sappiamo che si tratterebbe della scelta di uno Stato sovrano, ma le Istituzioni dell'Unione non possono tacere dinanzi a una minaccia di tale portata.
I diritti delle donne sono diritti umani fondamentali e perciò sono alla base dell'appartenenza stessa all'Unione e quest'ultima non può far finta di nulla quando essi sono messi in discussione da uno Stato membro”. La lettera si chiude con l'auspicio di una “rapida e indiscutibile presa di posizione” dei vertici comunitari.