Primo via libera della commissione Sviluppo regionale del Parlamento europeo a React-Eu, la parte del Recovery Fund che garantisce agli Stati membri dell'Ue dei fondi da spendere subito per rispondere dalla crisi economica causata dal Covid. La misura, che dovrà essere approvata dalla plenaria del Parlamento europeo nei prossimi giorni, mette a disposizione dei Paesi Ue un ammontare di più di 47 miliardi che secondo le stime informali della Commissione europea, riportate dal quotidiano Repubblica, dovrebbe garantire all'Italia circa 15 miliardi di euro da spendere subito.
Andrea Cozzolino, eurodeputato Pd membro della commissione Sviluppo regionale, ha spiegato che “con la Coronavirus Response Investment Initiative (CRII) e la Coronavirus Response Investment Initiative Plus (CRII +), la politica di coesione ha rappresentato il principale strumento d’intervento dell'Unione Europea per affrontare la crisi pandemica che ci ha colpito e ci ha permesso di rispondere alle aspettative di solidarietà dei cittadini europei. Con il voto in Commissione Sviluppo Regionale, oggi diamo il nostro via libera a REACT-EU, cuore del primo pilastro del Recovery Fund. Si tratta di più di 47 Miliardi, che saranno messi a disposizione fino al 2022 e fungeranno da ponte alle altre iniziative che riguarderanno la programmazione 2021-2027. Uno stanziamento di risorse supplementari eccezionali destinate ai programmi della politica di coesione 2014-2020, spendibili nella massima flessibilità, con cui avremo la possibilità di preparare una ripresa verde, digitale e resiliente, che abbia al centro l’occupazione”.
Per Elisabetta Gualmini, membro della commissione Bilancio e membro sostituto della commissione Sviluppo regionale, il voto è particolarmente importante perché “risorse del React-EU, che si aggiungono a quelle della politiche di coesione e quindi disponibili già a partire da questo autunno, dovranno essere utilizzate per sostenere il mantenimento dell'occupazione, stimolare la creazione di posti di lavoro, in particolare per le persone in situazioni di vulnerabilità, per sostenere misure a favore dell'occupazione giovanile – attraverso un incremento dei fondi destinati al programma garanzia giovani, ad esempio – ma anche misure per l'istruzione, la formazione e lo sviluppo delle competenze, nonché per migliorare l'accesso ai servizi sociali di interesse generale, anche a favore dei minori. Gli obiettivi proposti dal Regolamento approvato oggi a larga maggioranza in REGI (commissione Sviluppo regionale) sono chiari: la ripresa economica e sociale del nostro paese e dei settori maggiormente colpiti dalla crisi, come la cultura ed il turismo, sarà possibile in primis attraverso un utilizzo efficiente e rapido dei programmi europei che poggiano sulle politiche della coesione. Il governo, insieme alle regioni, dovrà pianificare subito ed al meglio queste risorse che dovrebbero essere impegnate anche nel biennio 2023-2024, come proposto dal Parlamento europeo”.