07
Ott

Stato di diritto e diritti in Bulgaria

Proposta di risoluzione sullo Stato di diritto e diritti fondamentali in Bulgaria

La risoluzione denuncia con fermezza l’attuale situazione di deterioramento del rispetto dei principi dello Stato di diritto, della democrazia e dei diritti fondamentali, tra cui l'indipendenza della magistratura, la separazione dei poteri, la lotta contro la corruzione e la libertà dei media; naturalmente esprimiamo tutta la nostra solidarietà con il popolo bulgaro, impegnato in mesi di proteste, per le sue legittime richieste e aspirazioni di giustizia, trasparenza, responsabilità e democrazia. In realtà la situazione della Bulgaria non è poi così lontana da quella della Polonia e Ungheria: è al governo una coalizione di forze popolari ed ultra conservatrici che sta portando avanti riforme unilaterali con conclamati rischi per il rispetto dello Stato di diritto, in particolare l'indipendenza della magistratura e la separazione dei poteri. 

Un elemento di forte preoccupazione è proprio la questione della magistratura, in particolare la situazione dell'attuale Procuratore generale (vicino al PPE) e che descrive se stesso come "strumento di Dio”, situazione peraltro ripetutamente sollevata dalla Commissione di Venezia. Altre criticità riguardano gli alti livelli di corruzione che coinvolgono funzionari e politici di alto rango, e mancanza di indagini e di condanne adeguate; tutela dei diritti delle minoranze e di genere; indipendenza dei media, gravi limitazione alla libertà di stampa. 

Lo scorso 30 settembre la Commissione ha pubblicato il suo primo rapporto annuale sullo stato di diritto in Bulgaria dove si evidenziano tutte queste gravi lacune; il prossimo novembre la Bulgaria sarà tra i 5 Paesi che saranno esaminati in dettaglio dai ministri del CAG nelle discussioni sulle relazioni della Commissione sullo Stato di diritto.

Va ricordato che la Bulgaria ha aderito all'UE con uno speciale meccanismo di monitoraggio nel campo del sistema giudiziario, della lotta alla corruzione e criminalità organizzata - Meccanismo di cooperazione e verifica (MCV). Questo Meccanismo era considerata come misura transitoria per sostenere le riforme necessarie in Bulgaria. La Commissione, a 10 anni dal lancio del Meccanismo ha indicato che non è pronta a revocarlo. La risoluzione chiede alla Commissione non solo di monitorare pienamente la situazione attraverso di esso, ma anche di ricorrere ad altri strumenti disponibili tra cui la procedura di infrazione, il meccanismo dello stato di diritto e gli strumenti di bilancio, una volta disponibili.

In Commissione LIBE il testo è passato con una strettissima maggioranza: 35 a favore (SD, RE, GREENS, GUE compatti) e 30 contrari (PPE, ECR, ID).