"In questi mesi drammatici abbiamo visto consumarsi una tragedia nella tragedia, che non possiamo permetterci di ignorare ancora, ed è per questo che è stata importante oggi la discussione nella plenaria del Parlamento europeo. Oltre la metà delle morti Covid, infatti, sono avvenute nelle strutture di cura a lungo termine, nelle case di riposo, nelle residenze per anziani e per persone con disabilità. Cittadini che in molti casi sono stati lasciati vergognosamente soli e di cui si sono occupati lavoratrici e lavoratori troppo spesso privi di dispositivi di protezione individuale, test o protocolli di formazione e sicurezza. E questo è avvento in diversi paesi dell’Unione Europea, sebbene con caratteristiche e responsabilità diverse", così l'europarlamentare del Partito democratico Pierfrancesco Majorino durante il suo intervento in Plenaria.
"Penso - continua Majorino - anche alla mia regione, la Lombardia, dove è stata scritta una vera e propria pagina nera, col fallimento del sistema sociosanitario e un carico di morti sconvolgente proprio nelle residenze per anziani, anche a seguito delle scelte sciagurate di chi gestisce il welfare. È fondamentale che dalle istituzioni europee si faccia piena luce su quanto avvenuto, non solo per individuare evidenti storture e responsabilità politiche, ma anche perché non si ripeta in questi mesi lo stesso tragico copione. Anche per questo serve un’Europa più sociale. Più attenta al diritto alla salute e all’assistenza. Abbiamo bisogno di maggiori investimenti e di scelte nuove per affrontare questa seconda fase d’emergenza senza commettere gli enormi errori del passato. E, infine, dobbiamo pensare a come riprogettare i servizi stessi e dobbiamo farlo coinvolgendo i migliori e più significativi operatori del settore. Su tutto questo continueremo a sollecitare la Commissione, i Governi nazionali e le amministrazioni regionali".
"Si deve dare più attenzione allo spirito di comunità, al benessere psico-fisico, alla qualità della vita, alla formazione dei lavoratori. Anche le persone che vivono nelle case di riposo per anziani e nelle residenze per disabili sono l’Europa, abbiamo il dovere di non dimenticarlo", conclude l'europarlamentare.