08
Ott

Ue, Majorino (PD): l'Europa si occupi del caso RSA. Abbiamo bisogno di un'Europa più sociale

"In questi mesi drammatici abbiamo visto consumarsi una tragedia nella tragedia, che non possiamo permetterci di ignorare ancora, ed è per questo che è stata importante oggi la discussione nella plenaria del Parlamento europeo. Oltre la metà delle morti Covid, infatti, sono avvenute nelle strutture di cura a lungo termine, nelle case di riposo, nelle residenze per anziani e per persone con disabilità. Cittadini che in molti casi sono stati lasciati vergognosamente soli e di cui si sono occupati lavoratrici e lavoratori troppo spesso privi di dispositivi di protezione individuale, test o protocolli di formazione e sicurezza. E questo è avvento in diversi paesi dell’Unione Europea, sebbene con caratteristiche e responsabilità diverse", così l'europarlamentare del Partito democratico Pierfrancesco Majorino durante il suo intervento in Plenaria.

"Penso - continua Majorino -  anche alla mia regione, la Lombardia, dove è stata scritta una vera e propria pagina nera, col fallimento del sistema sociosanitario e un carico di morti sconvolgente proprio nelle residenze per anziani, anche a seguito delle scelte sciagurate di chi gestisce il welfare. È fondamentale che dalle istituzioni europee si faccia piena luce su quanto avvenuto, non solo per individuare evidenti storture e responsabilità politiche, ma anche perché non si ripeta in questi mesi lo stesso tragico copione. Anche per questo serve un’Europa più sociale. Più attenta al diritto alla salute e all’assistenza. Abbiamo bisogno di maggiori investimenti e di scelte nuove per affrontare questa seconda fase d’emergenza senza commettere gli enormi errori del passato. E, infine, dobbiamo pensare a come riprogettare i servizi stessi e dobbiamo farlo coinvolgendo i migliori e più significativi operatori del settore. Su tutto questo continueremo a sollecitare la Commissione, i Governi nazionali e le amministrazioni regionali".

"Si deve dare più attenzione allo spirito di comunità, al benessere psico-fisico, alla qualità della vita, alla formazione dei lavoratori. Anche le persone che vivono nelle case di riposo per anziani e nelle residenze per disabili sono l’Europa, abbiamo il dovere di non dimenticarlo", conclude l'europarlamentare.