23
Ott

PAC - modifica regolamento OCM

Politica agricola comune - modifica del regolamento OCM e di altri regolamenti

L’Organizzazione Comune dei Mercati (OCM) inquadra le misure di mercato nell’ambito della Politica agricola comune. L'OCM comprende una componente interna (interventi sul mercato, regole relative alla commercializzazione e alle organizzazioni di produttori) e una componente esterna che concerne gli scambi con i paesi terzi (certificati d'importazione e di esportazione, dazi all'importazione, gestione dei contingenti tariffari, restituzioni all'esportazione, ecc.). L'OCM riguarda altresì le regole di concorrenza applicabili alle imprese in materia di aiuti di Stato. 

La relazione di Eric Andrieu sulla proposta di regolamento OCM è stata adottata in COMAGRI nell'aprile 2019 con 29 voti favorevoli, 1 contrario e 7 astensioni.

Dei 900 emendamenti presentati, inclusi i pareri delle commissioni REGI, DEVE, CONT e ENVI, 64 sono i compromessi che sono stati votati.  La Relazione si basa sulle norme già introdotte dal Regolamento Omnibus, confermando le regole sulla concorrenza e aggiungendo nuovi punti per quanto riguarda le misure di mercato. 

All’inizio della nuova legislatura i Coordinatori hanno deciso di riaprire 23 articoli. È stato raggiunto un accordo sulla maggior parte dei punti riaperti e gli emendamenti di compromesso presentati in Plenaria sono il risultato di un accordo tra i relatori ombra dei principali gruppi politici. Tra i punti principali: l’estensione della validità dei diritti di impianto e delle autorizzazioni di impianto, l’estensione delle norme di commercializzazione alla canapa in aggiunta agli altri settori già inclusi nella relazione (riso, miele, etc..), maggiore flessibilità per le organizzazioni di produttori, riconoscimento delle organizzazioni interprofessionali per il settore vitivinicolo,  migliorare il monitoraggio e i piani di gestione dei mercati dei prodotti agricoli e delle perturbazioni del mercato, aumentare la trasparenza in tali mercati.

La relazione è stata approvata dal Parlamento con 463 voti favorevoli.