Il Gruppo Spinelli, il network di parlamentari europei che prende il nome da uno dei padri fondatori dell’integrazione europea, Altiero Spinelli, composto da eurodeputati appartenenti alle diverse famiglie politiche e che perseguono l’obiettivo della riforma dell’Unione Europea in senso federale, dà oggi il via alle sue attività con una nuova riorganizzazione e rilanciando i suoi obiettivi per il mandato parlamentare in corso, in vista soprattutto della Conferenza sul Futuro dell’Europa.
Brando Benifei, capodelegazione PD al Parlamento Europeo, è stato nominato Presidente del Gruppo Spinelli, ruolo che fu in precedenza di personalità come Guy Verhofstadt, Daniel Cohn-Bendit ed Andrew Duff, visto il suo ruolo di membro della Commissione Affari Costituzionali al PE e il suo lungo impegno nel Movimento Federalista Europeo (MFE) e nel Movimento Europeo Internazionale (EMI), del quale è attualmente vicepresidente.
“Il Gruppo Spinelli vuole giocare un ruolo centrale in questa delicata fase istituzionale, alla vigilia del lancio della Conferenza sul Futuro dell’Europa e in vista di negoziati di importanza cruciale, come quelli sul bilancio pluriennale, lo stato di diritto, le risorse proprie dell’Unione e il piano per la ripresa. La pandemia ha dimostrato in maniera sempre più evidente che l’Unione non è ancora attrezzata con strumenti adeguati per affrontare una sfida di questa portata. Abbiamo iniziato a costruirli ma non possiamo più restare ad aspettare nuove emergenze per rimetterci in discussione.” dichiara il neopresidente Brando Benifei.
‘’Oggi più che mai abbiamo il dovere di fare scelte coraggiose: dal Parlamento Europeo deve partire la spinta per una riforma profonda dell’Unione, che le permetta di governare le vicende del presente e di competere su scala mondiale, preservando e rilanciando il suo modello sociale unico, superando meccanismi di veto e rimanendo aperta verso il mondo. Inizieremo nelle prossime settimane con riunioni con parlamentari nazionali e con la società civile: il nostro è un impegno per un’Europa libera e unita, come recita il titolo del Manifesto di Ventotene.”