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Nov

Recovery, Bonafè: intesa storica Pe, Consiglio

In un momento straordinario come quello che stiamo vivendo, di fronte ad una seconda ondata della pandemia in corso che sta colpendo tutti i nostri paesi, che sta travolgendo le nostre vite, che sta soffocando la nostra economia, ancora una volta è l’Europa a battere un colpo. Lo fa con l’accordo storico sul bilancio pluriennale dell’Unione.

Che per la prima volta vedrà, grazie alla battaglia giusta di questo parlamento, maggiori risorse di quelle previste inizialmente dai capi di stato e di governo. I programmi comunitari come EU for health per la sanità pubblica, horizon Europe per la ricerca e la formazione, Europa creativa perla cultura, Erasmus per i nostri giovani non saranno tagliati per ripagare gli intessi sul debito pubblico europeo, perché a quello scopo serviranno finalmente le risorse proprie dell’Unione di cui si parla da decenni: non, PIÙ tasse per i cittadini come qualcuno vuole fare credere ma la possibilità finalmente di rimettere sui binari della equità il nostro sistema fiscale con web tax, con la tassa sulle transazioni finanziarie, con la carbon border tax.

Il rischio che con il piano di aiuti straordinario messo in campo dall’Europa per la ripresa economica dalla pandemia, si considerasse esaurito il pur importante contributo degli Stati e che ci si dovesse accontentare di un bilancio addirittura inferiore a quello attuale , beh quel rischio era alto.

Invece, Il messaggio che parte da qui é chiaro: non volgiamo sacrificare  il FUTURO alle esigenze drammatiche del PRESENTE che stiamo vivendo, ma anzi, l’Europa sta affrontando il PRESENTE  proprio alzando lo sguardo verso una ripresa futura che non lasci indietro nessuno e che non scarichi i costi sulle future generazioni, che hanno diritto a vivere in un’Europa che sia all’altezza delle loro aspettative e che sia coesa attorno ai suoi valori. Già, i suoi valori. Noi oggi stabiliamo un principio fondamentale, dopo anni di tentativi non riusciti.

L’Europa non è un bancomat, chi non rispetta i principi fondanti di questa comunità non può pensare di avere in mano una carta di credito che eroga soldi a prescindere.
Ecco questa è l’Europa solida e solidale che oggi fa un altro passo in avanti.