12
Nov

Covid, Picierno: aborto e diritti negati in alcuni Paesi Ue

La pandemia e i conseguenti confinamenti e varie restrizioni hanno messo a dura prova i cittadini europei. abbiamo dovuto riadattare le nostre vite e fare molte rinunce.

È però inaccettabile che i cittadini, e purtroppo spesso in particolare le cittadine, debbano rinunciare a loro sacrosanti diritti senza una ragione fondata ed evidente. E proprio le donne sono state tra le più colpite da questi abusi di potere che sono stati fatti utilizzando come scusa la situazione di emergenza.

È infatti comprovato che in molti paesi l’accesso ad un aborto sicuro e alle cure legate alla salute sessuale e riproduttiva è stato negato o comunque de facto ostacolato durante i mesi di confinamento e anche oltre, in alcuni casi. Ci sono poi paesi, come la Polonia, che hanno palesemente approfittato della situazione per limitare i diritti delle cittadine in questo senso.

Oltre ad un evidente abuso di potere e restrizione dei diritti fondamentali, questi governi mettono in pericolo la vita dei loro cittadini due volte, quando questi ultimi per difendere i loro diritti sono costretti a protestare nelle piazze pubbliche aumentando così il rischio di contagiarsi. 

Spero quindi che la Commissione adotti tutte le misure necessarie, anche punitive, verso quegli Stati che abusano del loro potere in questa situazione emergenziale per attuare politiche liberticide.