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Nov

Garantire la sicurezza dei prodotti nel mercato unico

Con questo Rapporto di iniziativa, il Parlamento torna a esprimersi sul dossier sicurezza dei prodotti dopo alcuni anni di stallo politico. La Commissione aveva infatti proposto una Direttiva nel 2013, che era però rimasta bloccata in Consiglio per via della questione del “Made In”, ossia l’indicazione geografica di origine dei prodotti, su cui l’Italia aveva puntato molto ma che incontrava l’opposizione di numerosi Stati membri.

In ogni caso, il Parlamento ha deciso di insistere nel richiedere alla Commissione di lavorare ancora sul dossier, anche se in forma diversa, e ci si aspetta nel 2021 una proposta di revisione della Direttiva generale sulla sicurezza dei prodotti. Ciò è infatti reso necessario dalla crescita del commercio elettronico e dei prodotti connessi, che hanno aumentato le opportunità ma anche i rischi per i consumatori. 

Il Rapporto, molto meno severo rispetto alla versione del 2013, non è risultato problematico e si segnalano punti molto importanti per l’Italia, in particolare siamo riusciti a inserire una sezione intera sulla contraffazione. Su questo, come sull’intera sorveglianza del mercato, si incoraggia a utilizzare le nuove tecnologie (blockchain, intelligenza artificiale) per individuare i prodotti non sicuri e rimuoverli dal Mercato interno prima che raggiungano i consumatori.

Il rapporto è stato approvato con 688 voti favorevoli.