25
Nov

Migliorare l'efficacia dello sviluppo e l'efficienza degli aiuti

Relazione di iniziativa della Commissione DEVE, approvata a grande maggioranza (23 a favore, 1 contrario).

La relazione non ha punti controversi in quanto la maggior parte degli aspetti principali sono stati coperti da compromessi ampiamente condivisi.

La relazione ha al centro il miglioramento del sostegno dell‘Ue (principale al raggiungimento degli SDGs attraverso una politica di cooperazione allo sviluppo dell'UE più efficiente ed efficace, approccio diventato ancora più necessario e urgente nel contesto dell’attuale crisi pandemica e delle sue conseguenze future. Cinque sono i principi su cui si basa l’efficacia delle politiche di sviluppo: piena appropriazione dei processi di sviluppo da parte dei Paesi partner, dell'allineamento degli interventi alle priorità stabilite dagli stessi Paesi partner e dell'uso di sistemi locali, dell'armonizzazione e coordinamento tra donatori, della gestione basata sui risultati e della responsabilità reciproca (titolarità, allineamento, armonizzazione, risultati e responsabilità reciproca).

La relazione esplora le diverse opportunità che l'UE ha di progredire in modo più strategico, completo e coordinato per ottenere risultati più duraturi nel tempo e con un impatto reale.

Il testo presentato dal relatore era già una buona base, ma abbiamo inserito alcuni importanti aspetti: un maggiore coordinamento fra le politiche di sviluppo e l’aiuto umanitario; l'importanza di garantire un ruolo più forte delle autorità e degli attori locali; la richiesta di un rapporto biennale sui progressi compiuti dalla Ce; la richiesta di più dati disaggregati per genere; il rafforzamento della cooperazione sud-sud e triangolare; la garanzia di un forte allineamento del settore privato ai principi di Kampala e il rispetto dei diritti umani e dei principi di due diligence; la richiesta di un calendario chiaro per raggiungere l'obiettivo di aumentare il budget dell'APS (l'Aiuto Pubblico allo Sviluppo) a 0,7 % dell'RNL, compreso l'impegno internazionale di spendere dallo 0,15 allo 0,2% dell'RNL per l'APS ai paesi meno sviluppati.

La relazione è stata approvata con 331 voti a favore.