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Nov

Una nuova strategia industriale per l'Europa

Il lavoro sulla strategia industriale ha avuto un’impostazione inclusiva sin dall’inizio per avere un testo largamente condiviso che potesse rispecchiare a pieno le priorità del Parlamento. È una strategia industriale onnicomprensiva e di lungo periodo, il contenuto è dunque molto ampio e tratta argomenti eterogenei.

Tra le priorità S&D si annovera:

  •  Forte attenzione alle questioni sociali collegate ai rischi della doppia transizione verde e digitale, in particolare riguardo al mantenimento dei posti di lavoro (dando rilevanza ai programmi di re-/up-skilling, di partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese e alle imprese a carattere sociale) e alla coesione territoriale (richiamando la necessità di una transizione giusta e sottolineando il ruolo chiave del Just Transition Fund);
  • Pieno allineamento con gli obiettivi del Green Deal sulla transizione verde;
  • Decisa presa di posizione contro il gender pay gap e i suoi effetti negativi, chiedendo l’utilizzo di strumenti di gender budgeting;
  • Menzione dello European Pillar of Social Rights e del principio del no-one-left-behind;
  • Forte focus sulle PMI, citate in via preferenziale lungo tutto il testo; Importanza del rispetto dei collective agreements e della non registrazione in paradisi fiscali nel contesto della ricezione di aiuti di Stato

Tra i punti più rilevanti:

  • Revisione delle regole sugli aiuti di Stato per supportare la ripresa e accelerare la doppia transizione, prevedendo un forte coordinamento Stati membri-Commissione per evitare distorsioni di mercato;
  •  Ricerca di equilibrio tra revisione regole antitrust per supportare i campioni europei e rischi di elevate concentrazioni;
  •  Relazioni esterne decisamente più assertive, bilanciando tra la ricerca di autonomia strategica e il rispetto dei principi di libero mercato e garantendo reciprocità di accesso;
  •  Linee guida per l’implementazione del NGEU, con particolare focus su ricapitalizzazione delle imprese e migliore accesso al credito;
  •  Leadership tecnologica da perseguire prevalentemente tramite R&D, aumentandone il finanziamento sia tramite programmi europei che nazionali (regola del 3%);
  •  Analisi di impatto alla base di ogni nuova azione, definizione di key performance indicators e relativi obblighi di reporting per la Commissione.

Dialogo con la Commissione

C’è stato un coordinamento continuato con la Commissione, che ha confermato la revisione della sua Nuova Strategia Industriale per rispondere alla crisi, programmandola per la prima metà del 2021. La strategia industriale del Parlamento ha avuto un ruolo chiave nel chiedere questo riadattamento e nello stabilire due fasi della strategia industriale: una di ripresa dalla crisi e una seconda di accelerazione della doppia trasformazione verde e digitale.

La relazione è stata approvata con 486 voti favorevoli.