Il Parlamento europeo nella sua seduta plenaria ha approvato con 468 voti a favore, 194 contrari e 34 astensioni la risoluzione della Commissione Affari Costituzionali sul bilancio delle Elezioni Europee. Il testo contiene un’analisi della tornata elettorale del 2019 e avanza una serie di proposte di riforma in vista delle prossime elezioni del 2024.
“Con la più alta partecipazione alle elezioni europee degli ultimi vent’anni, i cittadini hanno mandato un messaggio chiaro alla politica e alle Istituzioni comunitarie. Dobbiamo prendere atto di questo importante risultato creando le condizioni perché si arrivi finalmente a realizzare un’Europa più democratica. Per questo il nostro punto di partenza deve essere il coinvolgimento delle generazioni più giovani” commentano Giuliano Pisapia, Vice-Presidente della Commissione Affari Costituzionali del PE e relatore per il Gruppo S&D in Commissione AFCO del provvedimento, e Brando Benifei, capodelegazione Eurodeputati PD.
“Ma nonostante i risultati incoraggianti, sulla partecipazione e la rappresentanza si può fare di più. Circa 800 mila disabili non hanno potuto votare per problemi di accesso ai seggi e lo stesso diritto è stato negato anche ai condannati in maniera non definitiva e ai senza tetto. Non solo, il 5% dei deputati appartiene a una minoranza quando queste costituiscono il 10% della popolazione europea”, aggiungono.
“La risoluzione indica la via per le riforme che sono necessarie nei prossimi anni per rafforzare il processo democratico europeo: una riflessione seria e aperta sul diritto di voto ai 16enni, l’aumento della presenza di donne e delle minoranze nelle cariche pubbliche, il contrasto alle interferenze straniere nei processi elettorali”, continuano.
“Siamo inoltre riusciti a far adottare una serie di proposte che riconoscono la necessità di una riforma delle elezioni dell’Eurocamera, in quanto attualmente siamo in presenza di un mosaico di 27 elezioni nazionali distinte. Liste transazionali, partiti politici europei più forti, e un vero dibattito politico europeo sono elementi necessari a questo scopo. La Conferenza sul Futuro dell’Europa avrà il compito di estendere il dialogo su questi temi anche ai cittadini europei e alla società civile, e produrre una proposta di riforma dell’Unione e della sua architettura istituzionale”.