Nel luglio 2020, la Commissione ha presentato una Strategia dell'UE per l'Unione della sicurezza, che copre il periodo 2020-2025. La Strategia individua quattro priorità strategiche: 1) creare un ambiente della sicurezza adeguato alle esigenze future (protezione e resilienza delle infrastrutture critiche; cibersicurezza; protezione degli spazi pubblici); 2) affrontare le minacce in evoluzione (ciberciminalità; contenuti illegali online, inclusi gli abusi sessuali su minori; minacce ibride); 3) lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata; 4) creare un ecosistema europeo della sicurezza (cooperazione e scambio di informazioni; ricerca e innovazione). La Strategia è stata accompagnata da una Strategia dell'UE per una lotta più efficace contro gli abusi sessuali su minori (online e offline), da un'Agenda e piano d'azione dell'UE in materia di droga 2021-2025 e da un Piano d'azione 2020-2025 dell'UE sul traffico di armi da fuoco.
La Commissione LIBE ha quindi deciso di adottare una risoluzione che comprenda l’intera tematica. Durante i negoziati, alcuni dei temi oggetto di confronto fra i gruppi hanno riguardato: minacce ibride, crittografia end-to-end, mandato e risorse dell'EPPO, la menzione delle diverse tipologie di terrorismo, la valutazione di strumenti attualmente in vigore come le decisioni Prüm o il PNR, il mandato di Europol. All’interno del Gruppo S&D non si sono però registrate divisioni.
All'esito dei negoziati, gli emendamenti di compromesso hanno comunque ottenuto un consenso molto ampio, e solo pochissimi emendamenti singoli sono stati adottati al di fuori dei compromessi (principalmente di Renew, sostenuti dal Gruppo S&D). La risoluzione è stata adottata ad ampia maggioranza (47 +, 5 -, 12 0). Hanno votato a favore PPE, S&D, Renew e Greens. La GUE si è astenuta, ECR si è diviso, ID principalmente si è astenuto (4 0, 2 -).
Il testo finale adottato in Commissione copre un'ampia gamma di aspetti, tra cui: attentati jihadisti, estremismo di destra e la necessità di una risposta comprensiva contro la radicalizzazione, che coinvolga una pluralità di attori e metta al centro il ruolo dell'educazione; la necessità di adottare una definizione comune di criminalità organizzata che rifletta anche le caratteristiche delle associazioni mafiose (violenza, corruzione e intimidazione per ottenere appalti, controllo di attività economiche o per condizionare l'esercizio democratico); la lotta alla corruzione; la lotta allo sfruttamento sessuale dei minori; le minacce della disinformazione; il rispetto dei diritti fondamentali, anche nell'utilizzo delle nuove tecnologie; controllo del darknet; una politica sulle droghe che si basi su un approccio integrato, equilibrato, multidisciplinare, scientifico e rispettoso dei diritti umani; ruolo delle Agenzie europee e dell'EPPO; impatto del Covid-19.
Il Gruppo S&D è riuscito ad ottenere un testo equilibrato, soprattutto con riguardo ai paragrafi relativi a atti attualmente in discussione, e a mettere adeguatamente in evidenza l'importanza dell'educazione, del rispetto dei diritti fondamentali e della lotta alla discriminazione.