La Plenaria del Parlamento europeo ha approvato con 548 voti a favore il progetto di regolamento che stabilisce il Quadro finanziario pluriennale per il bilancio comunitario nel periodo 2021-2027. Il QFP potrà contare su 15 miliardi di euro in più per 10 "programmi faro" comunitari, rispetto all'accordo che era stato raggiunto dai capi di Stato e di governo al Consiglio europeo di luglio . In particolare, viene triplicata in termini reali la dotazione per il programma per la salute "EU4Health", sarà assicurato l'equivalente di un anno supplementare di finanziamento per il programma di scambio di studenti "Erasmus+", e si garantisce che i finanziamenti per la ricerca continuino ad aumentare. Dei 15 miliardi di euro supplementari, 11 miliardi saranno prelevati principalmente da importi corrispondenti alle multe che le aziende pagheranno per la violazione delle norme Ue di concorrenza (che finora venivano redistribuite nei bilanci nazionali), in linea con l'antica richiesta del Parlamento che i fondi generati dall'Unione europea rimangano nel bilancio comunitario. Questi 11 miliardi di euro aumenteranno gradualmente il massimale complessivo del Qfp (fissato a 1.074,3 miliardi di euro ai prezzi del 2018) a 1.085,3 miliardi di euro. Gli altri 4 miliardi di euro saranno finanziati da riassegnazioni di fondi all'interno delle voci di bilancio. L'accordo prevede inoltre che 1 miliardo di euro sia accantonato per far fronte ad eventuali esigenze e crisi future, con la possibilità che sia anche aggiunto ai programmi faro. I negoziatori del Consiglio hanno accettato il principio, sostenuto dalle controparti del Parlamento europeo, secondo cui i costi a medio e lungo termine del rimborso del debito che la Commissione europea emetterà sui mercati per finanziare il Fondo di Recovery da 750 miliardi di euro non dovranno andare a scapito dei programmi di investimento del Qfp, né tradursi in contributi molto più elevati al bilancio comunitario da parte degli Stati membri, proporzionali al loro Pil. Quei costi saranno coperti invece con l'introduzione di nuove "risorse proprie" per il bilancio Ue, basate su prelievi diretti (che non passano dai bilanci nazionali).
Questo voto protegge i fondi Ue da un uso improprio da parte dei governi che non rispettano lo Stato di diritto. Secondo il nuovo regolamento, i pagamenti del bilancio dell'UE possono essere sospesi per i Paesi UE in cui sono state accertate violazioni dello Stato di diritto che compromettono la gestione dei fondi UE. Allo stesso tempo, l'UE garantirà che i beneficiari finali non finiscano per pagarne il conto .