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Dic

Diritti umani in Egitto

Proposta di risoluzione - Deterioramento della situazione dei diritti umani in Egitto, segnatamente il caso degli attivisti dell'organizzazione Egyptian Initiative for Personal Rights (EIPR)

Il parlamento europeo ha approvato una risoluzione sul deterioramento dei diritti umani in Egitto . Questi i punti più rilevanti:

• si denucia l’arresto arbitrario, le torture e la prolungata detenzione di Patrick Zaki e si chiede il rilascio immediato e sollecitando un’azione diplomatica dell’UE più forte e coordinata

• si valorizza nettamente l’importanza dell’inizio del processo ai quattro funzionari egiziani accusati dell’omicidio di Giulio Regeni, condannando tutti i tentativi delle autorità egiziane di depistare e ostacolare le indagini e chiedendo la piena cooperazione con le autorità giuridiche italiane. Forte sostegno politico e umano alla famiglia di Giulio Regeni per la loro costante e dignitosa ricerca della verità,ricordando che questa non appartiene solo alla famiglia, ma è un dovere per le istituzioni nazionali ed europee che richiede di intraprendere tutte le azioni e le conseguenze diplomatiche necessarie;

• si elencano in maniera puntuale diversi casi di arresti e violenze, inserite in un quadro di sistematica repressione del dissenso in cui interviene anche un uso strumentale della giustizia e della pratica delle incarcerazioni preventive prolungate, che avvengono spesso in condizioni pessime (e di sovraffollamento nonostante il Covid);

• si chiede agli Stati membri di sospendere le licenze per tutte le esportazioni di armi, tecnologie di sorveglianza e altre attrezzature di sicurezza verso l'Egitto, dando seguito alle conclusioni del Consiglio Affari esteri del 21 agosto 2013;

• si ribadisce che il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali è un elemento essenziale delle relazioni UE-Egitto e che la situazione attuale richieda una profonda e completa revisione delle relazioni dell'UE con l'Egitto e dei rispettivi finanziamenti che dovrebbero limitarsi al sostegno agli attori democratici e della società civile. Nella stessa logica il rinnovo dell’accordo di partenariato con l’Egitto deve avere al centro la dimensione dei diritti umani;

• nel quadro del nuovo regime globale di sanzioni in materia di diritti umani (il c.d. EU MagnitskyAct) si chiede di considerare misure restrittive mirate contro i funzionari egiziani di alto livello responsabili delle violazioni più gravi nel paese 

• si incoraggiano i rappresentanti della delegazione dell'UE e degli Stati membri dell'UE al Cairo a partecipare ai processi di giornalisti, blogger, sindacalisti, difensori dei diritti umani e attivisti della società civile del Paese, sia egiziani chestranieri;

• si sottolinea che non andrebbe conferita alcuna onorificenza ai leader responsabili di violazioni di diritti umani; 

• si denuncia un particolare accanimento contro donne e comunità LGBTI con l’accusa di "violazione della morale";