"Con il voto di oggi il Parlamento manda un segnale molto netto all’Egitto, una condanna dura della repressione che è in atto in quel paese", dichiara Pierfrancesco Majorino, dopo il voto del Parlamento Europeo sulla risoluzione sul deterioramento dei diritti umani in Egitto, per la quale è stato il negoziatore del gruppo S&D. "Più di 60 mila persone sono oggi detenute in Egitto per motivi politici, in un clima di sistematica repressione di ogni forma di dissenso e di libertà, lo dobbiamo anche all'amicizia verso il popolo egiziano, che è la prima vittima di quello che sta avvenendo."
"Con questa risoluzione chiediamo la scarcerazione immediata di Patrick Zaki e di tutti coloro che come lui si trovano oggi ingiustamente in carcere per le loro opinioni", continua Majorino, “e sottolineiamo inoltre l’importanza dell’avvio del processo per l’omicidio di Giulio Regeni, condannando tutti i tentativi delle autorità egiziane di ostacolare le indagini e ricordando che la ricerca della verità è un dovere per le istituzioni nazionali ed europee, a cui devono corrispondere precise conseguenze diplomatiche."
"Diciamo oggi che non staremo a guardare, e che senza un cambiamento profondo, tutte le relazioni tra UE ed Egitto andranno riviste, rimettendo al centro il rispetto dei diritti umani come condizione imprescindibile”, continua Majorino. "Per questo chiediamo di sospendere le licenze per tutte le esportazioni di armi, tecnologie di sorveglianza e altre attrezzature di sicurezza verso l'Egitto e di applicare sanzioni per i funzionari egiziani artefici di gravi violenze”.
"Siamo riusciti anche a sottolineare che Al-Sisi, responsabile per violazioni di diritti umani, non merita di ricevere alcuna onorificenza”, conclude Majorino, "e trovo assurda e stupefacente la scelta di Macron di conferirgli la Legion d’Onore".