La relazione analizza la relazione annuale 2019 del Consiglio sui diritti umani e la democrazia nel mondo, approvata lo scorso giugno, che segna la fase finale di attuazione del piano d'azione dell'UE sui diritti umani e la democrazia per il periodo 2015-2019.

Il testo elaborato dalla relatrice S&D Isabel Santos evidenzia con preoccupazione l’aumento dei populismi e delle derive autoritarie nel mondo. Inoltre, menziona le numerose violazioni globali, in particolare contro le donne, i difensori dei diritti ambientali, i giornalisti e i gruppi vulnerabili come migranti, rifugiati e LGBTI.

Durante i negoziati, i gruppi politici hanno raggiunto l’accordo di non menzionare nella relazione alcun paese specifico e di parlare delle violazioni dei diritti umani in modo orizzontale, senza dare priorità ad alcuna rispetto alle altre.

S&D è riuscito a inserire nel testo i seguenti temi: diritti sessuali e riproduttivi (grazie al free vote del PPE), responsabilità delle imprese di rispettare i diritti umani, accesso all'assistenza sanitaria universale, cambiamenti climatici, definizione degli sfollati ambientali, canali di migrazione legale e uso del voto a maggioranza qualificata in seno al Consiglio "Affari esteri e politica di sicurezza".

Relazione approvata con 459 voti favorevoli, 62 contrari e 163 astenuti.