Il blocco dell'organo d'appello del meccanismo di risoluzione delle controversie dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), che si protrae dal dicembre 2019, determina lacune giuridiche per il rispetto delle norme commerciali internazionali. Al fine di colmare tali lacune, la Commissione europea ha presentato una proposta a dicembre 2019 per ampliare l'ambito di applicazione del regolamento (UE) n. 654/2014 relativo all'esercizio dei diritti dell'UE per l'applicazione e il rispetto delle norme commerciali internazionali.
La proposta introduce due nuove condizioni intese a tenere conto dell'assenza di decisioni definitive dell'OMC in ragione del blocco dell'organo d'appello, nonché di eventuali paralisi simili di meccanismi di risoluzione delle controversie a norma di accordi commerciali regionali o bilaterali dell'UE. La proposta non introduce modifiche quanto alla portata di eventuali contromisure, che possono applicarsi esclusivamente al commercio di beni e agli appalti pubblici. La relazione, votata in COMINTA a larghissima maggioranza, mirava ad ampliare l'ambito di applicazione delle contromisure dell'UE ai servizi e agli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio, a ridurre il termine per la revisione del Regolamento, che dovrebbe altresì includere proposte finalizzate a rafforzare il rispetto degli impegni in materia di sviluppo sostenibile, a permettere l'adozione di misure provvisorie quale misura di ultima istanza prima di una decisione definitiva dell'OMC, nonché a conferire al Parlamento e/o al Consiglio il diritto di chiedere alla Commissione di adottare atti di esecuzione. I triloghi si sono conclusi a fine ottobre e l’accordo riprende i primi due punti e include dichiarazioni sui punti restanti.