Questa INI disegna proposte politiche in materia di politiche abitative nell'UE. Già prima della pandemia era emerso chiaramente che in Europa mancavano abitazioni adeguate e a prezzi accessibili. Ci sono 80 milioni di persone nell'UE sovraccaricate dai costi degli alloggi e circa il 10% della popolazione dell'UE-28 ha speso il 40% o più del proprio reddito per l'alloggio, compreso un quarto di coloro che pagano gli affitti del settore privato.
Il rapporto è diviso in 4 sezioni che contengono le principali proposte:
- Raggiungere un alloggio adeguato, efficiente dal punto di vista energetico e sano
- Combattere i senzatetto e combattere la discriminazione
- Alloggi sociali, pubblici e a prezzi accessibili: approccio integrato e investimenti
- Garantire la sicurezza del mercato immobiliare e dei mercati immobiliari inclusivi
Le negoziazioni sono state difficili ma le priorità S&D sono infine ricomprese nel testo in modo sufficientemente buono. Tra queste: un modello universalistico di edilizia sociale, destinato a coprire le esigenze abitative non solo dei più svantaggiati, ma anche dei gruppi a medio reddito, e implementato in modo da promuovere la mescolanza sociale e prevenire la segregazione socio-economica; diritto all'alloggio definito in senso più ampio come diritto a vivere in una casa in pace, sicurezza e dignità; inserimento del settore degli alloggi nell'elenco dei servizi di interesse economico generale, e quindi fuori dalle regole di concorrenza e dalle norme sugli aiuti di Stato; l’indicazione della necessità di un mercato ben regolato per aumentare l'offerta di alloggi a prezzi accessibili per tutti.
Il rapporto è stato adottato con 352 voti favorevoli.