Nella tarda serata di ieri è stato trovato l’accordo tra il Parlamento europeo e gli Stati Membri sul Regolamento che istituisce il Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+), lo strumento da quasi 100 miliardi di Euro che servirà a finanziare le politiche sociali nell’Unione europea e attuare il Pilastro europeo dei Diritti sociali per il periodo 2021-2027. All’Italia, primo beneficiario in UE, arrivano circa 13 miliardi di Euro, a cui vanno aggiunte le risorse provenienti da REACT EU, pari a circa 11 miliardi di Euro, che andranno a rafforzare il FSE+ e altri fondi strutturali fino al 2023.
“Siamo orgogliosi del risultato raggiunto” dichiara Brando Benifei, capodelegazione degli eurodeputati PD e relatore del provvedimento per il Gruppo dei Socialisti e Democratici, che prosegue: “È il completamento di un lavoro durato circa due anni e mezzo, un negoziato complesso con i governi che hanno insistito fino all’ultimo per ridurre i loro obblighi di spesa verso le diverse politiche settoriali”. “La grande novità - spiega - riguarda la creazione della Garanzia per i bambini, che era stata inserita proprio dai miei emendamenti in Commissione Occupazione e adesso è finalmente realtà. Tutti gli Stati Membri dovranno ora garantire un investimento adeguato per la sua messa in atto, e quelli che si trovano con un indice di povertà infantile al di sopra della media UE dovranno dedicare almeno il 5% delle risorse nazionali FSE+ alla sua realizzazione.”
“Abbiamo inoltre difeso il Fondo di aiuti europei agli indigenti, il FEAD, che nella nuova programmazione settennale entrerà nel FSE+. Abbiamo assicurato che tutti gli Stati Membri abbiano l’obbligo di investire sulla Garanzia Giovani con risorse adeguate e, in caso di crisi, ad aumentare il loro livello di spesa concentrando il 12,5% del FSE+ a tal scopo (2,5 punti percentuali sopra la soglia voluta dal Consiglio). Abbiamo infine assicurato risorse per il rafforzamento della capacità delle parti sociali e delle organizzazioni della società civile, ampliato gli obiettivi specifici del programma, ad esempio con un’attenzione particolare ai bisogni delle persone con disabilità, e reso il FSE+ più adatto a rispondere alla crisi della pandemia, alla lotta alla povertà e all’esclusione sociale, e ad affrontare le sfide del futuro come la digitalizzazione e il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.”
“Un risultato straordinario - conclude Benifei - che premia il lavoro di squadra dei colleghi europarlamentari, l’appoggio fondamentale del Commissario Nicolas Schmit e delle tante organizzazioni della società civile e delle parti sociali che hanno collaborato con noi in questi anni. Anche grazie a REACT EU, che assegna 55 miliardi di euro addizionali alla coesione, il nuovo FSE+ rafforza gli strumenti a disposizione degli Stati membri per fornire un aiuto diretto ai cittadini, ai giovani, alle famiglie e alle persone bisognose”.