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Feb

Migranti, eurodeputati Pd: sorpresi dalle parole del ministro Bozinovic, abbiamo informato le autorità croate con adeguato anticipo

"Siamo sorpresi dalle parole del ministro Bozinovic, ci aspettavamo delle scuse per averci impedito di fare il nostro lavoro, non delle false accuse. Possediamo foto, audio e video che provano che siamo stati fermati quando ancora lontani dal confine, per impedire la nostra ispezione. Abbiamo informato le autorità croate della nostra visita con adeguato anticipo e assicurando il rispetto delle regole vigenti. Avevamo ricevuto conferma che saremmo potuti andare a vedere cosa succede alla frontiera, ovviamente senza attraversarla, cosa che non è mai stata nostra intenzione e cosa che abbiamo ribadito più volte anche alla polizia. Invece ci è stato impedito di raggiungerla, senza alcun valido motivo.
Accusare qualcuno, ancor più accusare Membri del Parlamento Europeo, di cercare di commettere atti illegali senza alcuna prova, in qualunque paese democratico potrebbe essere materiale per un'azione penale per chi lo dice. È una vergogna che un rappresentante di un governo dell'Unione Europea abbia paura del lavoro dei parlamentari. Speriamo di ricevere delle scuse ufficiali e chiederemo certamente un'indagine sull'accaduto da parte delle autorità europee".
Questa la dichiarazione dei parlamentari europei Brando Benifei, Pietro Bartolo, Alessandra Moretti e Pierfrancesco Majorino riguardo alla impossibilità nei giorni scorsi di ispezionare il confine fra Croazia e Bosnia nei pressi della foresta di Bojna.