“Il diritto alle cure salvavita viene prima di ogni altro. Per questo bisogna rescindere il legame tra proprietà del brevetto e licenza esclusiva a produrlo, permettendo di produrre vaccini anche in altri siti”. E' quanto ha dichiarato Patrizia Toia, eurodeputata Pd e vicepresidente della commissione Industria, Ricerca ed Energia.
“Ad oggi – ha spiegato - la capacità produttiva delle aziende titolari dei brevetti dei vaccini è inadeguata a forniture così enormi come la pandemia richiede. E' necessario che le aziende consentano, anche dietro pagamento di royalities, la produzione anche fuori dai loro siti. E se volontariamente non lo faranno c'è la strada delle licenze obbligatorie che permettono, con deroghe temporanee o geograficamente circoscritte in base agli Accordi TRIPs (The Agreement on Trade Related Aspects of Intellectual Property Rights - Accordo sugli aspetti commerciali dei diritti di proprietà intellettuale). È una strada che va deliberata in sede WTO (Organizzazione mondiale del commercio) e si può percorrere in tempi molto rapidi, se c'è l'accordo di tutti i paesi, a partire dall'UE. Ovviamente, a valle, va fatta una politica industriale coerente, attrezzando siti e catene produttive adeguate e sia l'Italia che altri paesi dell'UE sono in grado di fare ciò”.