"Esprimo profonda preoccupazione per i recenti sviluppi sulla Conferenza sul Futuro dell'Europa a seguito della recente posizione assunta dal Consiglio, oggetto di discussione tra le istituzioni UE in queste ore". È quanto dichiara Brando Benifei, Presidente del Gruppo Spinelli al Parlamento europeo.
"Pur considerando di fondamentale importanza - prosegue - l’avvio al più presto della Conferenza, ritengo che il documento del Consiglio contenga gravi lacune in termini di governance, mandato, contenuti. Le modalità previste per la partecipazione diretta dei cittadini appaiono insufficienti e non si spiegano le ragioni per escludere dalla discussione possibili suggerimenti per eventuali modifiche dei Trattati. Inoltre, il risultato della Conferenza dovrà tradursi in una relazione da discutere in maniera paritaria tra tutte le istituzioni UE e non solo dal Consiglio europeo”.
“La Conferenza sul Futuro dell'Europa - spiega Benifei - deve riguardare i cittadini e la loro voce in Europa, ma un loro inadeguato coinvolgimento nel processo, senza offrire loro la possibilità di fornire input e valutarne i risultati in modo significativo, rischierebbe seriamente di compromettere l’intero obiettivo della Conferenza”.
“Emergono anche - aggiunge - importanti criticità relative alla leadership della Conferenza. A questo proposito, è imperativo che il Parlamento europeo, essendo l’unica istituzione espressione diretta della volontà dei cittadini, occupi un ruolo centrale e che tutti i gruppi politici siano adeguatamente rappresentati nell’organo che deciderà i dettagli fondamentali dell’organizzazione della Conferenza e come i cittadini saranno effettivamente coinvolti”.
Il Consiglio del Gruppo Spinelli si riunirà mercoledì 10 febbraio per discutere la sua posizione ufficiale sulla questione, e presenterà poi le proprie considerazioni sulla Dichiarazione congiunta e sulla Conferenza sul Futuro dell'Europa ai negoziatori delle istituzioni e alla stampa.