“Abbiamo salutato positivamente la missione in Bosnia della Commissaria europea con delega agli affari interni e alle migrazioni Ylva Johansson, in quanto da alcune settimane sollecitiamo un impegno molto più deciso da parte di tutte le istituzioni per affrontare il tema delle condizioni in cui vivono migliaia di migranti lungo quel tratto di "rotta balcanica" .
Condividiamo le affermazioni della Commissaria circa la necessità di scelte diverse, più responsabili e rispettose dei diritti umani, da parte del governo bosniaco.
Tuttavia siamo convinti che ciò non basti e delusi dalla timidezza nell’affermare le responsabilità ineludibili dei governi degli Stati membri e delle istituzioni comunitarie.
La risposta per dare speranza alle 9000 persone accampate in Bosnia non può essere l’esternalizzazione delle frontiere. Servono innanzitutto corridoi umanitari per mettere al sicuro le persone più fragili, come i bambini non accompagnati, i malati o i disabili.
Inoltre, una crisi umanitaria annunciata come questa non può essere trattata in maniera emergenziale. Serve iniziare subito a lavorare per un nuovo sistema che garantisca la solidarietà fra gli Stati membri dell’Unione con i ricollocamenti obbligatori, tenendo conto delle reali destinazioni dei richiedenti asilo, e che affronti il fenomeno migratorio in modo efficace, sicuro e rispettoso dei diritti umani”. Lo dichiara in una nota la delegazione degli europarlamentari del Partito Democratico.