La relazione prende posizioni incoraggianti in materia di tassazione delle imprese del digitale e riforma internazionale della fiscalità. È frutto di un compromesso tra tutti i principali gruppi e l’S&D è riuscita a far inserire punti importanti, come per esempio il concetto di imposizione “effettiva”, dimostrando ancora una volta l’ambizione del Parlamento in materia di fiscalità. Importante anche il passaggio sulle risorse proprie, in cui sono state inserite tutte le posizioni S&D.

La relazione è stata approvata in ECON prima che l’amministrazione Biden presentasse il suo “Tax Plan”, rinnovando il suo impegno a trovare un accordo internazionale a livello OCSE, e spingendo per una nuova tassazione minima globale del 21% (aliquota molto alta, considerando che la proposta europea di compromesso l’anno scorso era del 12,5%). Sono quindi stati presentati emendamenti congiunti col PPE e Renew, a cui voteranno a favore anche i Verdi, per inserire riferimenti a questa proposta americana.

La Commissione Europea gioca un ruolo cruciale e delicato: da un lato spinge a livello internazionale per ottenere un accordo che sia ambizioso, ma dall’altro questo deve essere anche implementabile a livello Ue (posizione non facile considerando che in alcuni Stati membri la tassazione sui profitti delle imprese è molto bassa, ad esempio in Ungheria dove e’ al 9%). 

Testo approvato con 574 voti favorevoli.