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Apr

Diritti e obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario

Il 27 settembre 2017 la Commissione Europea ha proposto una rifusione del Regolamento 1371/2007 sui diritti e gli obblighi dei passeggeri ferroviari al fine di proteggere meglio i viaggiatori in caso di ritardi e cancellazioni.

In seguito all' adozione in prima lettura della posizione del parlamento. I negoziati interistituzionali sono stati avviati il 28 gennaio 2020 durante la presidenza croata e si sono conclusi con successo il 1 ° ottobre 2020, durante la Presidenza tedesca.

Principali elementi dell'accordo :

L'accordo raggiunto migliora notevolmente le disposizioni del regolamento esistente su una serie di questioni quali :

- La predisposizione di un sistema completo per le persone a mobilità ridotta (PRM) per le quali sarà possibile richiedere assistenza dopo una pre-notifica di 24 ore dal 30 giugno 2026 rispetto alle 48 ore fino ad ora previste . Le persone a mobilità ridotta potranno viaggiare, se necessario, con l'accompagnatore o un cane da assistenza.

- Se si verificano ritardi superiori a 100 minuti, gli operatori ferroviari avranno l'obbligo di offrire opzioni di cambio di rotta ai passeggeri indipendentemente dalle circostanze e aiutarli a trovare le migliori alternative, come nel caso dei vettori aerei.

Nel caso in cui le circostanze lo richiedano, sarà necessario fornire pasti e bevande e saranno addebitati i costi di alloggio

rimborsato.

- Sono state introdotte nuove disposizioni dettagliate sulle biciclette con l'obbligo di provvedere a spazi dedicati: tutti i treni nuovi e quelli ristrutturati dovranno essere attrezzati con un minimo di 4 spazi bici. Il rifiuto delle biciclette su un treno dovrà essere debitamente giustificato con la

possibilità per i passeggeri di essere rimborsati.

- Le disposizioni generali sulle informazione ai passeggeri sono state rafforzate, soprattutto in caso di ritardi, con l'obbligo di tenerli informati sugli sviluppi non appena le informazioni sono disponibili.

Nel testo è stata inserita una clausola di "forza maggiore" simile a quella che si applica ai passeggeri aerei, ma molto più dettagliata.

Si applicherebbe in caso di eventi imprevisti come condizioni meteorologiche estreme, un grave disastro naturale o una grave crisi di sanità pubblica, e solleverebbero gli operatori dall'obbligo di pagare il risarcimento, ma continuerebbero ad applicarsi altri obblighi di assistenza ai passeggeri e altre clausole di rimborso.

Le nuove regole si applicheranno tra due anni.