07
Mag

Il Certificato Eu Covid-19

Si spera che il Certificato possa entrare in vigore a partire dalla metà del mese di giugno in modo da essere disponibile nella stagione estiva. Il Regolamento, così come modificato rispetto al testo della Commissione, interviene anche a cancellare ogni possibile e pretestuoso intralcio alla libera circolazione. Infatti, esso ribadisce l’inefficacia di restrizioni eventualmente imposte dagli Stati Membri, tipo l’obbligo di quarantena pur dietro l’esibizione del Certificato Ue. 

Si chiamerà “Certificato EU Covid-19” il documento che faciliterà, evitando però il rischio di creare discriminazioni, la libera circolazione nei Paesi dell’Ue. Il Parlamento europeo ha fatto la sua parte per accelerare il varo di un provvedimento (Regolamento) che potrà essere utilizzato negli spostamenti delle prossime settimane, specie in vita dell’arrivo della stagione estiva. 

Tre sono le condizioni per accedere al certificato europeo, dimostrare:

1) di aver fatto il vaccino contro il coronavirus (specificando nome del prodotto e data della somministrazione); 

2) di aver effettuato un test con risultato negativo (il cosiddetto tampone); 

3) di essere guariti dalla malattia (con attestazione medica ed eventualmente tampone negativo). 

Il testo del Regolamento spiega che “secondo le attuali conoscenze mediche”, le persone vaccinate, quelle che presentano un test negativo (tampone monoclonale) non più vecchio di 72 ore o un testi antigenico rapido non più vecchio di 24 ore, e quelle che sono risultate positive agli anticorpi (i guariti) “hanno un rischio notevolmente ridotto di infettare altre persone con il Sars-Covid-2”

Il documento avrà un anno di validità. E ciò perché, come precisa il testo, non si è ancora in grado di stabilire l’efficacia protettiva dei vaccini lungo il tempo. Essa viene ragionevolmente fissata in un anno in attesa di nuovi progressi scientifici. Si precisa che il certificato non potrà mai essere considerato alla stregua di un documento di viaggio. Insomma, non si tratta di un passaporto. Il voto del Parlamento, in seduta plenaria, rappresenta un risultato molto importante perché, dopo un anno e mezzo di fortissime restrizioni negli spostamenti all’interno dell’Unione. 

Adesso la parola passa al negoziato con il Consiglio Ue (i governi) e si spera che il Certificato possa entrare in vigore a partire dalla metà del mese di giugno in modo da essere disponibile nella stagione estiva. Il Regolamento, così come modificato rispetto al testo della Commissione, interviene anche a cancellare ogni possibile e pretestuoso intralcio alla libera circolazione. Infatti, esso ribadisce l’inefficacia di restrizioni eventualmente imposte dagli Stati Membri, tipo l’obbligo di quarantena pur dietro l’esibizione del Certificato Ue. Ciò non potrà accadere: il possesso del certificato elimina gli effetti delle restrizioni nazionali. 

Gli Stati Membri sono invitati a coordinare le loro misure con la normativa prevista dal Regolamento Ue. In definitiva, si può affermare che il Parlamento ha fatto un buon lavoro di correzione e di limatura insieme alla Commissione. Ora questo testo passerà all’esame del “trilogo” istituzionale, cioè al confronto con il Consiglio ai fini di una definitiva approvazione che dovrebbe essere sanzionata da una decisione definitiva di tutte le istituzioni nel prossimo mese di giugno

Questa estate, dopo un lunghissimo periodo di restrizioni, dovrebbe essere più facile per tutti. Questa è l’Europa che ci piace e lavora per i cittadini.