09
Giu

Fondo sociale europeo Plus (FSE+) 2021-2027

Il Parlamento europeo approverà la sua Raccomandazione in seconda lettura sul nuovo Regolamento che istituisce il Fondo Sociale Europeo Plus per la programmazione 2014-2021. Il Fondo Sociale Europeo Plus, un fondo da quasi 100 miliardi di euro, fornirà un aiuto agli enti locali e regionali per finanziare programmi e iniziative a favore dei cittadini europei, ma anche a tutti gli enti, organizzazioni e associazioni che vogliono prendere parte a progetti locali o transnazionali sul tema della coesione economica e sociale. Promuoverà la formazione, l’inserimento lavorativo, la mobilità dei lavoratori europei e le opportunità di lavoro, oltre che il rafforzamento della coesione e dell’equità sociale. Il nuovo Fondo Sociale Europeo Plus trasformerà i principi del Pilastro Europeo dei Diritti Sociali, adottato nel novembre 2017 al summit sociale di Göteborg e il suo Piano d’Azione presentato in occasione del Summit Sociale di Porto, in programmi concreti per i cittadini europei.

All’Italia, primo beneficiario in UE, arrivano circa 13 miliardi di Euro, a cui vanno aggiunte le risorse provenienti da REACT EU, pari a circa 11 miliardi di Euro, che andranno a rafforzare il FSE+ e altri fondi strutturali fino al 2023.

La grande novità riguarda la creazione della Garanzia per l’infanzia, che era stata inserita nel Regolamento dal PE proprio grazie agli emendamenti presentati dal Gruppo S&D in Commissione EMPL. Il Consiglio inoltre adotterà il 14 giugno la Raccomandazione che istituisce il programma Garanzia per l’Infanzia, un nuovo strumento dell’UE per combattere la povertà infantile e spezzare il circolo vizioso dello svantaggio sociale, garantendo a tutti i bambini a rischio di povertà, esclusione sociale o altrimenti svantaggiati accesso gratuito o effettivo a servizi essenziali di qualità. In particolare, In particolare gli Stati UE dovranno:

● offrire garanzia per i bambini bisognosi a un accesso effettivo e gratuito ai servizi per l’educazione e la cura della prima infanzia, all’istruzione e alle attività scolastiche, almeno un pasto salutare per ogni giorno di scuola, e assistenza sanitaria;

● garantire ai bambini bisognosi un accesso effettivo a un'alimentazione sana e ad alloggi dignitosi

● adottare piani d'azione nazionali entro 6 (più probabilmente 9 mesi sarà l’accordo in Consiglio) mesi dall'adozione della Raccomandazione del Consiglio.

Tramite il FSE+, tutti gli Stati Membri dovranno garantire un investimento adeguato per la sua messa in atto, e quelli che si trovano con un indice di povertà infantile al di sopra della media UE (indice AROPE - at risk of poverty and social exclusion) dovranno dedicare almeno il 5% delle risorse nazionali FSE+ alla sua realizzazione.

E' stato inoltre rafforzato il Fondo di aiuti europei agli indigenti, il FEAD, che nella nuova programmazione settennale entrerà nel FSE+, con una concentrazione tematica di risorse al meno pari al 3% del FSE+ (da calcolarsi al di fuori della quota dedicata alle misure di inclusione sociale, che conteranno per il 25% della programmazione nazionale delle risorse, in modo da non ‘’sottrarre’’ risorse per il sostegno alimentare e l’inclusione sociale degli indigenti a quelle per l’inclusione sociale in generale).

E' stato assicurato che tutti gli Stati Membri abbiano l’obbligo di investire sulla Garanzia Giovani con risorse adeguate e, in caso di crisi, ad aumentare il loro livello di spesa concentrando il 12,5% del FSE+ a tal scopo (2,5 punti percentuali sopra la soglia voluta dal Consiglio.

E' stato infine assicurato risorse per il rafforzamento della capacità delle parti sociali e delle organizzazioni della società civile, ampliato gli obiettivi specifici del programma, ad esempio con un’attenzione particolare ai bisogni delle persone con disabilità, e reso il FSE+ più adatto a rispondere alla crisi della pandemia, alla lotta alla povertà e all’esclusione sociale, e ad affrontare le sfide del futuro come la digitalizzazione e il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile