19
Lug

Rafforziamo EMA per difendere insieme la nostra salute

È ormai chiaro che, nell’ambito del progetto di Unione europea della salute, debba essere previsto un ruolo più incisivo dell’Agenzia europea del farmaco, con adeguate risorse e competenze, tra cui il coordinamento rafforzato anche rispetto alle controparti nazionali. Oggi abbiamo l’occasione di cambiare rotta e di imparare dai nostri errori colmando le lacune esistenti. Il voto del Parlamento Europeo riunito in seduta Plenaria a Strasburgo va in questa direzione.


La pandemia ci ha fatto apprezzare la competenza e l’umanità dei nostri medici, la prontezza degli operatori sanitari, delle lavoratrici e dei lavoratori nei servizi essenziali e la generosità dei nostri concittadini; ma, al contempo, la pandemia ha messo in luce le fragilità dei sistemi sanitari nazionali e la debolezza della risposta alla crisi che è stata troppo frammentata tra i 27. Di fronte alle minacce di oggi e domani, la risposta nazionale non basta più, serve un'azione europea e un'Europa più forte con maggiori competenze e strumenti più efficaci. 

La pandemia ha dimostrato che né l'UE né i suoi stati membri erano preparati ad affrontare una sfida di questa portata. In questo scenario, la stessa Agenzia europea del Farmaco, senza poter contare su un mandato adeguato e su risorse sufficienti, si è trovata sprovvista degli strumenti per agire. È ormai chiaro che, nell’ambito del progetto di Unione europea della salute, debba essere previsto un ruolo più incisivo dell’Agenzia europea del farmaco, con adeguate risorse e competenze, tra cui il coordinamento rafforzato anche rispetto alle controparti nazionali. 

Oggi abbiamo l’occasione di cambiare rotta e di imparare dai nostri errori colmando le lacune esistenti. Il voto del Parlamento Europeo riunito in seduta a Plenaria a Strasburgo va in questa direzione. Il testo, adottato a larga maggioranza, è volto a rafforzare i poteri dell'Agenzia nella preparazione alle crisi e nella gestione di medicinali e dispositivi medici e a tal fine chiede la creazione di una banca dati digitale UE interoperabile per rilevare, prevedere e prevenire le carenze di medicinali. Propone, inoltre, di promuovere studi clinici per lo sviluppo di vaccini e trattamenti, rafforzando l'informazione pubblica su di essi, di rendere più trasparente il lavoro dei gruppi direttivi e di rafforzare il ruolo degli operatori sanitari, oltre a incoraggiare le sinergie tra le agenzie dell'UE. 

In sintesi, citando le parole del relatore del testo, il deputato S&D Nicolás González Casares, il Parlamento Europeo chiede “più trasparenza, più partecipazione, più coordinamento e più prevenzione per un'EMA maggiormente attrezzata”. Si tratta di un cambio di passo necessario se vogliamo essere pronti a difendere i nostri concittadini, la nostra salute e le nostre economie, in caso di eventi pandemici come quello del Covid19. Ora abbiamo bisogno della collaborazione dei governi nazionali per raggiungere insieme questo obiettivo.  


Alessandra Moretti