“Il voto di oggi è un passo in avanti verso una gig economy equa e giusta. I lavoratori delle piattaforme spesso sono erroneamente classificati come lavoratori autonomi e vengono loro negati condizioni di lavoro dignitose e diritti sociali, come la malattia, l'assicurazione sul lavoro o le ferie retribuite. A salari spesso da fame. Il testo che abbiamo approvato oggi propone delle soluzioni per dare ai rider i diritti dei lavoratori dipendenti e rendere più trasparente l'algoritmo che dirige il loro lavoro. Chiediamo alla Commissione europea di intervenire con una misura legislativa che tuteli i lavori delle piattaforme.

Sono orgogliosa che siamo riusciti a includere le nostre priorità nel rapporto, è una vittoria per il gruppo S&D e la delegazione PD al Parlamento europeo. Speriamo fortemente in un'azione decisa della Commissione”, così Elisabetta Gualmini, europarlamentare del Partito democratico e relatrice ombra S&D del rapporto di iniziativa.