“Le batterie costituiscono una tecnologia chiave per la transizione energetica europea. Sono fondamentali per la mobilità sostenibile e per l’accumulo delle fonti rinnovabili, oltre ad essere un oggetto integrante della vita quotidiana dei cittadini europei. Si stima, infatti, che il totale delle batterie possa passare dalle attuali 0.7 milioni di tonnellate a quasi 4,4 milioni di tonnellate nel 2035”. Così l’europarlamentare del Partito democratico Simona Bonafè, relatrice sul regolamento per le batterie durante la presentazione del suo rapporto in commissione ambiente.
“Nel rapporto che ho presentato ho voluto seguire l’impostazione olistica della Commissione europea, - continua Bonafè - secondo la quale è fondamentale legiferare su tutto il ciclo di vita di un prodotto: dalla sua progettazione al suo fine vita. Il rischio di sfruttamento ambientale, sociale ed economico non avviene in base al tipo di batterie commercializzate ma nel momento di approvvigionamento delle materie prime. Ritengo che per essere realmente sostenibile l´intera catena di approvvigionamento delle batterie dovrà affiancare alla sostenibilità ambientale anche la dimensione sociale”.
“Il nuovo regolamento - conclude Bonafè - ha un doppio obiettivo: l’elevata tutela della salute umana e di protezione dell´ambiente in linea con quanto previsto nel pacchetto sull´economia circolare e garantire con standard armonizzati che la produzione di batterie rimanga in Europa. Dovremmo, infatti, evitare l´errore fatto in passato per i pannelli solari per i quali all´incentivo alla commercializzazione non è corrisposta la creazione di un nuovo settore industriale europeo. Una raccolta di qualità e in quantità ambiziose per tutte le categorie di batterie è pre-requisito importante per attuare un modello circolare e creare un mercato efficiente delle materie prime secondarie”.