“Le lezione del Covid ci ha insegnato che insieme siamo più forti, spero che i signori del Consiglio se ne ricordino”. E' quanto ha dichiarato Patrizia Toia, eurodeputata Pd e vicepresidente della commissione Industria, Ricerca ed Energia. Alla vigilia del summit Ue a Bruxelles che dovrà affrontare la questione energetica del caro-bollette, la parlamentare democratica è intervenuta al dibattito sul tema della plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo ricordando i problemi strutturali del mercato unico che ancora ostacolano la realizzazione di una vera Unione dell'energia.
“La costruzione dell'Europa – ha ricordato Toia - è partita proprio dall'energia, da un progetto di gestione comune del carbone e dell'acciaio e oggi di fronte alla terribile crisi dei prezzi che colpisce famiglie e imprese dobbiamo avere lo stesso coraggio, la stessa visione, dobbiamo fare un salto avanti nell'integrazione europea”.
Secondo l'eurodeputata Pd “occorrono nuove competenze, nuovi ruoli per l'Unione, anche andando oltre le basi giuridiche. Se c'è la volontà politica degli Stati membri si può fare. Perché le sfide che viviamo insieme, della transizione da un lato e l'emergenza dall'altro, lo richiedono. Il tool box non basta, sul tavolo del Consiglio ci sono proposte timide e parziali. Oltre alle bollette bisogna affrontare subito i problemi strutturali del mercato dell'energia, che è troppo frammentato e non abbastanza interconnesso, cioè è troppo poco europeo. Nella proposta mancano alcuni punti importanti, ad avviso del mio gruppo, un meccanismo di acquisto comune, affinché l'Europa sia più potente nei negoziati e nel gioco geopolitico. Un piano con l'Africa per lo sviluppo delle rinnovabili. Lo stop alla speculazione finanziaria che c'è nel meccanismo dell'Ets”.