"La Presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, ha risposto alla lettera che le avevamo inviato il 28 settembre sollecitando la necessità di un forte impegno dell´UE per la liberazione di Patrick Zaki”, dichiarano Fabio Massimo Castaldo e Pierfrancesco Majorino, promotori della lettera sottoscritta da 40 deputati europei in cui si esprimeva grande preoccupazione sia per le condizioni di detenzione sia per come sta procedendo il processo. "Nella sua risposta viene ribadito l´impegno della Commissione sul caso di Zaki e che il rispetto della libertà di espressione per la società civile fa parte degli obblighi internazionali dell’Egitto.”
"È una dichiarazione di impegno che apprezziamo e alla quale pensiamo si debba dare seguito con la dovuta determinazione, affinché non rimanga soltanto una dichiarazione di buone intenzioni”, continuano Castaldo e Majorino. "Nella risposta si sottolinea anche che il processo di Zaki è incluso nella lista di quelli osservati dall´UE e che la delegazione dell’Unione continuerà a seguire e ad assistere ai processi. Si tratta di un’azione di controllo importante che va condotta con tutta la determinazione possibile e con la dovuta pressione diplomatica".
"Noi continueremo a sollecitare la Commissione, l’Alto Rappresentante per la politica estera e i governi degli Stati membri affinché si faccia tutto quello che è possibile per arrivare al più presto alla liberazione di Zaki e per garantire che i suoi diritti fondamentali siano salvaguardati", concludono Castaldo e Majorino. "Come sottolineato dal Parlamento Europeo nella risoluzione del 18 dicembre 2020, l’Egitto è un paese dove i diritti fondamentali sono espressamente e costantemente violati e questo non può considerarsi un elemento marginale, ma deve invece determinare un cambiamento nelle nostre relazioni diplomatiche e commerciali con questo paese”.