Un mese dopo la proposta di direttiva della Commissione europea sui diritti dei lavoratori delle piattaforme, Elisabetta Gualmini, eurodeputata del partito democratico per le regioni del Nord-Est, è stata nominata Relatrice del Parlamento europeo. La direttiva marca il primo intervento diretto dell’Europa sul lavoro nell'era del digitale. “L'intervento dell'UE si è reso necessario per le condizioni di lavoro sempre più precarie nella gig economy. I lavoratori di questo settore sono spesso costretti a turni massacranti decisi da un algoritmo, con paghe basse e pochissime tutele” commenta Gualmini. Stime recenti indicano che il lavoro su piattaforma è in costante crescita, tanto che nel 2025 potrebbe contare 43 milioni di lavoratori in tutta Europa.
“Non consideriamo la flessibilità nel mercato del lavoro necessariamente negativa; vogliamo però che siano garantiti diritti e giuste tutele a quei lavoratori che hanno obblighi da lavoro dipendente ma non i diritti corrispondenti. La direttiva invece non toccherà coloro che svolgono un lavoro con le caratteristiche dell’autonomia”. Gualmini ha già lavorato negli scorsi mesi a una Relazione di iniziativa, che stabilisce la posizione del Parlamento europeo sul tema della direttiva. ‘Nella Relazione abbiamo ottenuto un ottimo risultato che permette la corretta identificazione del rapporto di lavoro. La proposta della Commissione segue questa linea, io mi impegnerò per confermarla e evitare che i rider continuino a essere lavoratori di serie B”.
“Una direttiva dunque equilibrata ma allo stesso tempo rivoluzionaria’” conclude Gualmini, “perché coglie lo spirito dei tempi, osservando e regolamentando il lavoro che cambia e che, dopo anni di recessione, va protetto. Ancora una volta l’Europa fa un passo avanti fondamentale nel campo dei diritti e della protezione sociale per milioni di uomini e donne”.